E' stato ufficializzata, con la comunicazione all'Agcm, l'acquisizione congiunta da parte di Clessidra e del fondo americano Magnetar del gruppo Acque minerali d’Italia, cui fanno capo i marchi Norda, Sangemini e Gaudianello.

L’operazione, che prevede il passaggio di mano di una quota dell’80% - 56% ai fondi Magnetar e 24% a Clessidra Sgr - faceva già parte del concordato in continuità ottenuto, a inizio marzo, dal Tribunale di Milano per il salvataggio del gruppo, piano che prevede anche un aumento di capitale di 50 milioni di euro, interamente riservato alle nuove controllanti. Il restante 20% resterà della famiglia Pessina.

Acque minerali d’Italia, che ha chiuso l’esercizio 2019 con ricavi netti consolidati di 102,5 milioni di euro, presentava, a dicembre 2021, un debito complessivo di 187,5 milioni di cui 50 verso il sistema bancario.

L’Ebitda, negativo per 1,9 milioni di euro nel 2019, dovrebbe, secondo il piano industriale, tornare in positivo già nel 2021.

Secondo uno studio di Mediobanca, l’Italia, con 13,5 miliardi di litri è il nono mercato mondiale delle acque confezionate, sostenuto da elevati consumi per abitante: 222 litri.

In Italia l’acqua minerale rappresenta il 76,2% del consumo di tutte le bevande analcoliche, la percentuale più alta dell’Unione che riporta un valore medio pari al 45,8 per cento. Il budget familiare annuo è di circa 130 euro.