Besana, leader nella frutta secca, essiccata e semi, ha stretto un accordo con la spagnola Importaco per la cessione del 51% del proprio capitale azionario. La famiglia Besana-Calcagni resta alla guida: Riccardo Calcagni è stato confermato amministratore delegato e Pino Calcagni sarà presidente ad honorem. Il presidente di Importaco, Toño Pons, sarà, invece, presidente del nuovo gruppo industriale.

Per entrambe le aziende, la partnership porterà al potenziamento della presenza internazionale e rafforzerà il vantaggio competitivo nel settore dei prodotti naturali come nocciole, anacardi, mandorle, arachidi e semi.

Sia Besana che Importaco operano nella grande distribuzione, nelle Mdd e nell’industria degli ingredienti. A seguito di questa operazione di integrazione, i due alleati saranno in grado di proporre un’offerta complementare in Spagna, Regno Unito, Italia, Belgio, Germania, Francia, Polonia e Paesi scandinavi.

Importaco, che, tra l’altro, è fornitore di Mercadona, è attiva anche nel mercato degli ingredienti per l’industria agroalimentare e, attraverso distributori specializzati, nelle forniture all’Horeca.

A seguito dell’integrazione, il gruppo avrà un fatturato cumulato di 770 milioni di euro, 1.950 dipendenti, 17 stabilimenti in 5 Paesi, un volume d’acquisto di 123.000 tonnellate e oltre 600 fornitori.

Importaco, che dà lavoro a 1.400 persone, ha chiuso il 2019 con un fatturato di 584 milioni di euro, un volume di vendite superiore alle 90.000 tonnellate di frutta a guscio e 724 milioni di litri di acqua minerale.

Besana, 550 addetti, è attiva in cinque continenti, importa materie prime da 30 paesi e ogni anno lavora 32.000 tonnellate di frutta secca, frutta essiccata e semi. È tra i fondatori dell’International Nut and Dried Fruit Council (INC) ed è fra i creatori di Almaverde Bio. Nel 2019 il gruppo di San Gennaro Vesuviano (Napoli) ha registrato un fatturato di 185 milioni di euro.