Al via il riassetto del bio: lo annunciano in un comunicato i deputati Pd Massimo Fiorio e Alessandra Terrosi, primo firmatario e relatrice della riforma: “La Commissione Agricoltura della Camera ha adottato il testo unico sull’agricoltura biologica. Si tratta di un primo importante passo per approvare una proposta di legge organica che il settore attende da anni. Nel nostro Paese – continuano i deputati Pd – il comparto del biologico ha un valore complessivo di circa 3 miliardi di euro. Con il testo unico e con il decreto ministeriale, previsto dal Collegato agricolo, che dovrà normare i controlli e le sanzioni per le aziende, si sta delineando un quadro utile a promuovere ulteriormente la crescita del settore soprattutto nei mercati internazionali”.

Il Tu, il cui titolo specifico è “Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico”, è stato commentato, per primo, da Giorgio Mercuri, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari: “L’adozione del Tu è una buona notizia per l’agroalimentare, che potrà presto condurre il settore a una razionalizzazione dell’impianto normativo e porre le premesse per uno sviluppo complessivo della produzione biologica del nostro Paese”.

“Auspichiamo che l’iniziativa parlamentare possa seguire con successo l’esperienza maturata lo scorso anno dalla filiera del vino che – continua Mercuri – ha visto lavorare in maniera coesa i vari soggetti e le sigle di rappresentanza del comparto, riuscendo a pervenire in tempi brevi all’approvazione della legge sul Testo Unico del vino”.

Il comparto biologico continua a registrare buone performance, specie nel canale della grande distribuzione, dove nel 2016 ha fatto segnare un aumento di oltre il 20%, con un incremento medio annuo dell’11% negli ultimi 5 anni (fonte Ismea).

“Proprio in questi giorni (15-18 febbraio, ndr) è in corso a Norimberga la fiera specializzata Biofach che sta registrando un’attenzione, da parte dei buyer della Gdo italiana e straniera, maggiore rispetto agli scorsi anni. La domanda crescente di prodotti biologici nella distribuzione organizzata costituisce un’importante opportunità per le nostre imprese – conclude Mercuri - chiamate a rispondere alle richieste di un pubblico sempre più ampio di consumatori, senza per questo svilire qualitativamente la produzione bio e i suoi principi”.