Importante matrimonio nei salumi di qualità, dove la veneta Coati – 100 milioni di fatturato - ha acquisito una partecipazione nel capitale sociale del salumificio San Paolo di Traversetolo, in provincia di Parma.

Più che di un’acquisizione si può parlare di un progetto che nasce dalla volontà congiunta di affrontare insieme le sfide dei mercati, con una gamma di prodotti ancora più ampia e una strategia di sviluppo congiunta.

«San Paolo vanta una produzione di eccellenza di salumi complementari ai nostri, con un’esperienza di oltre 40 anni e una forte specializzazione nei preaffettati – conferma Massimo Zaccari, direttore commerciale di Coati –. Si configura dunque come l’azienda ideale per una partnership di successo, che permetta a entrambi di perseguire nuovi piani di sviluppo e consolidamento, in un momento storico che, nonostante le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria ancora in corso, ha visto aumentare costantemente il nostro impegno e i nostri risultati».

Fratelli Coati, con sede in Valpolicella, è specializzato, da quattro generazioni, nella produzione di salumi di alta qualità, in particolare prosciutti cotti, pancette, speck, salami e altre referenze di alta gastronomia.

Oggi conta oltre 150 dipendenti e 2 stabilimenti, per 35.000 metri quadrati di superficie coperta e una produzione che super i 50.000 prosciutti a settimana.

Il salumificio artigianale San Paolo, premiato e certificato, è un’azienda all’avanguardia, che ha saputo conciliare tradizione e segreti della lavorazione. Ha avviato, nel 1974, la produzione del Prosciutto di Parma Dop, alla quale ha affiancato, da più di 20 anni, anche il Salame Felino Igp. La famiglia Bertacca, fondatrice, di recente ha dotato l’azienda di un nuovo e ulteriore reparto affettati di alta qualità.