Con l’approvazione da parte della Commissione agricoltura del Senato, la legge italiana sul biologico sembra finalmente in dirittura d’arrivo, dopo una gestazione durata per ben due anni.

Il testo di legge, votato all’umanità, ha inserito alcuni emendamenti a quanto approvato dalla Camera dei deputati, emendamenti che prevedono la delega al Governo per la revisione e razionalizzazione della normativa sui controlli finalizzata, in una fase come quella attuale, di grande crescita del settore, a una sempre maggiore trasparenza, all’innovazione del sistema attraverso l’impiego di piattaforme digitali e alla semplificazione legislativa.

Conferma Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio: “L’approvazione unanime accelera l’entrata in vigore di una norma che attendiamo ormai da diversi anni. È fondamentale, in questa fase, che il nostro Paese si allinei agli obiettivi del Green Deal e delle strategie Farm to Fork e Biodiversità, che puntano a triplicare in Europa la superficie coltivata a biologico e ridurre del 50% l’uso dei pesticidi entro il 2030”.

L’Italia, ha puntualizzato la presidente, è fra i leader nelle produzioni bio e in questa fase deve avere tutti gli strumenti necessari per governare la crescita del settore nel rispetto dei valori fondanti del vero biologico e per cogliere tutte le opportunità che le produzioni bio offrono al territorio rurale, sia per la ripresa economica, sia per l’occupazione dei giovani.

Fra le novità ci sarà anche un marchio atto a identificare il made in Italy biologico. L’etichetta ‘Biologico Italiano’ sarà volontaria e di esclusiva proprietà del Mipaaf.

Secondo il rapporto Bio Bank 2020, di recentissima pubblicazione, il totale del mercato bio ha raggiunto, nel nostro Paese, 6,9 miliardi di euro (dati Nomisma per Osservatorio Sana) alla fine dell’anno appena concluso.

Il mercato interno, pari a 4,3 miliardi di euro, è più che raddoppiato in dieci anni (+118%), ma è stata soprattutto la grande distribuzione a generare e intercettare la crescita, con vendite di oltre 2 miliardi di euro (+279%). Gli altri canali distributivi, con vendite pari a 2,3 miliardi di euro, sono cresciuti anch’essi, con una performance del 58%, mentre l’export ha raggiunto 2,6 miliardi di euro (+131%).

In incremento anche le aziende bio, oltre 80.000 nel 2019 (+34,5% in 10 anni) e le superfici bio, quasi 2 milioni di ettari (+33,5% in 10 anni), pari al 15,8% dell’area coltivata in Italia (dati Sinab).