Conad Adriatico celebra il mezzo secolo con un fatturato di 1.853 milioni di euro, + 7,77% rispetto al 2020. Nel 2021 la cooperativa ha raggiunto una quota di mercato del 18% e un patrimonio netto consolidato di 250,2 milioni. Incrementa anche la rete commerciale che ora conta 455 punti vendita e 8.055 collaboratori. E, per il 2022, il management prevede di toccare 1.918 milioni di ricavi lordi.

Attualmente sono 5 le regioni presidiate: Marche (Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Ancona città e alcuni Comuni della provincia stessa), Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata. In Abruzzo, inoltre, Conad Adriatico si conferma il primo gruppo distributivo con un’incidenza del 32,43% e “prima azienda top” della Gdo marchigiana, nella classifica stilata dalla Fondazione Aristide Merloni.

Un piano da 244 milioni

Importante il piano di investimenti e le prospettive di sviluppo: anche nel corso del 2021 è proseguito il programma quadriennale da 243,7 milioni di euro, destinato a nuove aperture e all’ammodernamento dei punti vendita, alla digitalizzazione delle attività, e al potenziamento della logistica. L’importo complessivo, impegnato nel 2021, è stato di 34 milioni di euro, 13 dei quali legati agli opening.

Bilancio positivo anche dal punto di vista occupazionale che, nell’esercizio, ha visto salire il numero dei collaboratori fino a 8.055 (tra sede centrale e rete), in aumento di 209 unità rispetto al 2020.

Il commento del Ceo

«In quest’ultimo anno, molto duro per tutto il Paese, abbiamo consolidato il nostro ruolo di presidio e punto di riferimento per le comunità, dando prova di grande compattezza e garantendo continuità di servizi e sostegno sociale – dichiara l’amministratore delegato, Antonio Di Ferdinando – Oggi più che mai guardiamo al futuro con una struttura pronta a rispondere alle sfide del mercato e alle richieste del cliente. Un impegno che ci accompagnerà anche nel 2022, anno in cui celebriamo i nostri primi 50 anni di attività, con un cospicuo piano di investimenti che continuerà a puntare sull’ammodernamento e l’efficientamento dei punti vendita, ad accelerare i processi di digitalizzazione dei sistemi, a investire nella formazione, ma soprattutto continuerà a creare valore per la collettività. Nel 2021 abbiamo sperimentato la voglia di un nuovo inizio, in tutto il Paese e nella nostra azienda».