Conad protagonista della vita dei cittadini, un impegno che ha raggiunto, nel 2015, 28,8 milioni di euro, di cui 6 destinati a società sportive e polisportive: se ne è parlato ieri, a Milano, dove il gruppo ha scattato una fotografia delle proprie risposte ai bisogni delle comunità in seno alle quali opera, come per il recente terremoto in Centro Italia.

Passata l'emergenza sisma, Conad rafforza il proprio impegno e, dal 3 al 12 novembre, ogni 2 euro spesi per i prodotti Bassi&Fissi devolverà 50 centesimi alla Protezione Civile per finanziare la ricostruzione.

Altre operazioni importanti sono l'impegno a sostegno del mondo della scuola (Insieme per la scuola), l'educazione a una corretta alimentazione, le risorse raccolte a favore della ricerca scientifica, la liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C (Liberalizziamoci), il supporto al lavoro giovanile(Resto al Sud), il reinserimento nella società delle donne carcerate, il supporto agli sport minori e la battaglia contro l'abbandono dei cani.

Sono temi sui quali il gruppo ha coinvolto altri attori - Uisp, Acli, Legambiente, Federazione animalisti, Caritas... - anch'essi impegnati a costruire valori basati sulla condivisione e sulla relazione.

Il coinvolgimento sociale trova espressione ulteriore nella terza edizione del Grande Viaggio 2017, per cogliere i sentimenti che animano le piazze, incontrare e ascoltare le voci di famiglie, giovani e anziani.

«C'è voglia di fare comunità, ma c'è anche tanta voglia di essere comunità, espressione di desideri e bisogni ai quali ogni impresa che fa della responsabilità sociale parte della propria missione risponde con entusiasmo, energia e voglia di stare insieme - sottolinea l'amministratore delegato, Francesco Pugliese -. Essere socialmente responsabili rappresenta un elemento di continuità con la nostra storia, che ha come riferimento la comunità, che è fatta di persone, di cittadini che sono anche clienti dei nostri punti di vendita.

“Essere una grande azienda non è solo una questione di dimensione patrimoniale o geografica – conclude Pugliese -, ma significa anche essere capaci di condividere i valori e contribuire alla soddisfazione dei bisogni che caratterizzano la vita delle tante comunità in cui siamo presenti”.