Quando, in novembre, Esselunga ha deciso di abbassare i prezzi di 1.000 prodotti di base, e di non applicare rincari sul resto dell'assortimento, dando ampia pubblicità alla cosa sui maggiori quotidiani, ne sono nate forti polemiche, sia da parte di alcuni distributori, sia da parte dell’industria e dei fornitori.

Allora l’inflazione era ‘solo’ al 2,9% su base annua, contro il 6,5% attuale, un andamento che ha poi convinto altri soggetti della Gdo ad adeguarsi, con operazioni molto simili o identiche, per rassicurare una clientela sempre più spaventata e desiderosa di risparmio.

E oggi? Oggi, mentre è in corso una progressione galoppante del caro vita, che potrebbe portare a chiudere l’anno con un tasso inflativo che, secondo molti osservatori, rischia di impennarsi fino al 10% circa, la catena fondata da Bernardo Caprotti tira le somme e invia ai clienti registrati alla propria newsletter una mail per informarli dei risultati raggiunti, con dati certificati da Pwc e riferiti all’assortimento denominato ‘Largo consumo confezionato’ nel periodo 11 novembre 2021-30 aprile 2022, comparato al corrispondente arco temporale di dodici mesi fa. Tecnicamente, precisa la catena, è stato utilizzato l’indice di Paasche arrotondato al secondo decimale e il calcolo è stato verificato secondo le procedure previste dall’Isae.

“Quando abbiamo garantito di abbassare i nostri prezzi, in un contesto caratterizzato da una forte inflazione – si legge - ci siamo da subito impegnati al massimo per rimanere convenienti, sempre nel rispetto della filiera produttiva e dei piccoli produttori italiani. Oggi possiamo dire di avere mantenuto la promessa: negli ultimi sei mesi, rispetto allo stesso periodo di un anno fa, hai risparmiato l’1% sulla tua spesa relativamente ai prodotti di largo consumo confezionato. La convenienza, come la qualità, è da sempre al cuore della nostra missione”.

Un successo, insomma, che ha condizionato il mercato e fatto, in un certo senso, la storia delle nuove strategie promozionali. Sarà possibile continuare? Questo la mail non lo dice… ma forse lo dirà Esselunga.

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