‘L’arte e la scienza dei consumatori’ questo il tema della 20a edizione di ‘Global powers of retailing’, l’indagine che ogni anno Deloitte dedica ai 250 maggiori distributori mondiali. Al centro del report, che è molto più di una semplice classifica, ci sono appunto i consumatori. Deloitte spiega che, in un panorama sempre più customer-driven, è particolarmente interessante valutare gli impatti fra le persone, le esperienze d’acquisto e l’evoluzione strategica della distribuzione.

A livello macro, dice Ira Kalish, chief global economist di Deloitte, a condizionare il futuro del grande commercio saranno la globalizzazione, la deflazione e l’andamento dei prezzi delle materie prime.

Nella top ten si conferma al primo posto, come sempre, Wal-Mart, con vendite pari, nell’anno fiscale 2015, a 482,13 miliardi di dollari, in lieve calo (-0,7%) sull’esercizio precedente, ma con un tasso di crescita composto (CAGR) 2010-2015 del +2,7%.

Seguono altri due big americani, ossia Costco (116,199; CAGR +8,3%)e The Kroger (109,83 e +6%). Nelle 3 posizioni di testa non ci sono state variazioni apprezzabili, come del resto nel 4° posto, saldamente occupato da gruppo Schwarz (Lidl) che, nel passaggio da 2014 a 2015, vede i propri ricavi salire ancora dell’8,1%, fino a 94,448 miliardi di dollari, con un CAGR del 7,4%.

Tesco cede il quinto posto a Walgreens Boots Aliance, il gigante del drug, del farmaco e parafarmaco, che ha vissuto, alla fine del 2014, la seconda fase della fusione tra Walgreens e Alliance Boots, diretta da Stefano Pessina: il gruppo ha ora un fatturato alle casse di 89,631 miliardi, con un CAGR del +5,9%.

In compenso Tesco collassa fino al 9° posto e i suoi ricavi perdono il 12,7% rispetto al 2014, per attestarsi a 81,019 miliardi di USD. Una flessione che si spiega con il processo di alleggerimento, da parte del retailer inglese, di tutte le attività ‘non-core’.

Altro fatto significativo della top ten è la solidità di Carrefour e Aldi: entrambe in crescita, sebbene con ritmi differenti, mantengono la consueta distanza di circa 2 miliardi a vantaggio del francese e si piazzano, rispettivamente, al 7° e all’8° posto.

Novità principale è l’ingresso, nell’Olimpo dei primi 10, di Amazon, che chiude l’anno con un fatturato al consumo di 79,268 miliardi: +13,1% sul 2014 e un CAGR del +20,8%, il solo a doppia cifra nel vertice del ranking.

Fra le italiane ci sono tre presenze: Coop e Conad, che si aggiudicano, rispettivamente, i posti numero 76 e 77, seguite, al 125° piazzamento, da Esselunga.

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