Illycaffè punta forte sugli Stati Uniti, dove, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, ha intenzione di investire almeno un centinaio di milioni di euro.

Lo ha rivelato il presidente, Andrea Illy, a latere del closing della cessione del 20% di quota, per 200 milioni di euro, a Rhône Capital, società internazionale di private equity con un focus particolare sugli investimenti in imprese con presenza paneuropea, nordamericana o transatlantica.

E infatti Rhône, con sede a New York, è stato scelto, il 21 novembre, come partner strategico per accompagnare Illycaffè nella prossima fase di crescita oltreoceano.

"Vogliamo far diventare quello statunitense il nostro primo contributore al mondo per fatturato, senza però voltare le spalle all'Italia dove affondano nostre radici, che continueremo a nutrire e rafforzare”, ha continuato l’imprenditore che punta, nell’arco di 10 anni, almeno a triplicare i ricavi annui del gruppo.

Illycaffé, operativa negli Usa da 40 anni, è oggi attiva in oltre 140 Paesi. Nel 2019 ha dato lavoro a 1.405 persone e ha totalizzato un giro d’affari di 520,5 milioni.

I monomarca nel mondo sono 270 in più di 40 nazioni.

Il 25 gennaio, grazie al clima di distensione creato dall’amministrazione Biden, il big triestino ha siglato un’intesa con il principale distributore horeca di New York, Ammirati Coffe Inc., che ha una clientela composta da bar, ristoranti e alberghi, costruita in 58 anni di attività. Ammirati ha in portafoglio anche altri prestigiosi marchi italiani: La Cimbali, Trucillo, Toschi Vignola, pasta Di Martino e i funghi e tartufi di Urbani.