Facilitare la generazione e rigenerazione di legami e relazioni nelle comunità locali, e sviluppare risposte coordinate ai bisogni dei cittadini partendo dall’ascolto degli stakeholder e progettando insieme a loro. È l’obiettivo di Im.patto, il primo percorso di co-progettazione del cibo, del benessere e della salute che Nova Coop lancia sul territorio piemontese per costruire e condividere valore con le comunità locali.

Spiega Silvio Ambrogio, direttore politiche sociali del gruppo: “Nel particolare momento di emergenza sanitaria che stiamo vivendo assistiamo a gravi difficoltà sul piano economico e sociale e a una profonda incertezza rispetto al futuro. In questo scenario Nova Coop crede che sia ancora più necessario costruire risposte a bisogni, materiali e non, mettendo insieme le risorse ancora disponibili in processi di scambio e supporto reciproco. Il progetto Im.patto rappresenta il nostro tentativo di ripensare il modo di fare cooperazione sul territorio per costruire risposte alle grandi sfide della società attuale lavorando a soluzioni condivise e attivando processi partecipativi”.

Nova Coop è presente sul territorio regionale e, in parte, in quello lombardo, con 64 punti vendita e 600.000 soci. Si occupa di consumo, ma non solo: in linea con i suoi principi statutari, è un soggetto che vuole, da una parte, sensibilizzare i soci e i clienti a processi di acquisto e di utilizzo consapevole dei prodotti, e, dall’altra, agire nei contesti locali per condividere valore con le comunità.

Con Im.patto Nova Coop mette a disposizione risorse economiche, ma anche professionalità e supporto logistico per progetti e attività finalizzati al benessere collettivo, da realizzare insieme a chi, sui territori, vorrà sperimentare questa alleanza per un lavoro comune a beneficio delle comunità.

Il piano si svilupperà in 8 territori del Piemonte: Torino, Collegno, Beinasco, Biella, Alessandria, Novara, Borgomanero - Arona e Gravellona – Omegna e Verbania.

Gli ambiti di intervento ammessi saranno quelli di maggiore pertinenza con le finalità della cooperativa a partire dagli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: sconfiggere la fame, creare salute e benessere, incentivare la conversione verso città e comunità sostenibili, arrivare, come detto, a logiche di consumo e produzione responsabili.

Il 23 novembre è partita, fino 24 dicembre, la prima fase: una ‘call for ideas’ rivolta ad associazioni, cooperative ed enti del terzo settore, ma anche a soggetti istituzionali e imprese, per raccogliere spunti e sviluppare insieme azioni concrete a beneficio dei territori.

La successiva valutazione delle idee non porterà a un unico vincitore per area, ma all’ammissione alla fase seguente, cioè la creazione di uno schema con le proposte giudicate adatte a lavorare in co-progettazione e a soddisfare i veri bisogni dei cittadini.

I proponenti saranno invitati a condividere le proprie idee in gruppi di lavoro locali, coordinati da Nova Coop, per passare a un unico piano territoriale, che possa concretizzarsi in un patto con il territorio ed essere supportato e finanziato da Nova Coop. Le risorse che verranno investite ammontano a 250.000 euro.

Più in dettaglio, l’agenda prevede l’esame delle proposte pervenute nella entro il 15 gennaio 2021, l’avvio dei gruppi di lavoro territoriali entro fine gennaio 2021 e la realizzazione delle idee a partire da aprile 2021.

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