È un’operazione da 500 milioni di euro quella che Irca, leader internazionale nel cioccolato, creme e altri ingredienti, ha lanciato per l’acquisizione della divisione ‘sweet ingredients' di gruppo Kerry, con il quale è entrato in negoziazioni esclusive.

La gallaratese Irca, fondata nel 1919 dalla famiglia Nobili, ha totalizzato nel 2021 un fatturato consolidato di 365 milioni, rispetto ai 271,5 del 2020.

In primavera è passata sotto l’egida del private equity inglese Advent, aggiudicandosi, in estate, il 100 per cento della veronese Cesarin specializzata nei semilavorati per la pasticceria, la gelateria e l’industria. Poco dopo, in settembre, Irca ha anche acquisito Anastasi (pistacchi di Bronte).

La divisione di Kerry, che sarà oggetto di acquisizione, è focalizzata sulla produzione di ingredienti di alta qualità per i mercati della pasticceria, panificazione, industria dolciaria e gelato, supportata da una vasta gamma di tecnologie, in Europa e negli Stati Uniti.

La scuderia ‘sweet ingredients’ di Kerry include quattro impianti negli Stati Uniti (in Illinois, Kansas, Missouri, e California), e sei fra Regno Unito, Olanda, Germania e Francia.

Il portafoglio prodotti, coinvolto nel deal, comprende decorazioni e alimenti a base di cioccolato, inclusioni, variegati e puree di frutta. I risultati finanziari sono stimati, per il 2022, in 410 milioni di euro di fatturato e 40 milioni di Ebitda.

La combinazione darà vita ad un leader internazionale degli ingredienti, con un fatturato prossimo al miliardo di euro e una presenza particolarmente significativa negli Usa, dove Irca opera già da tempo con la controllata Dobla.

Gruppo Kerry, dal canto suo, è una multinazionale irlandese da 7,35 miliardi di euro nel 2021, operante anch’esso nell’ingredientistica.

Il closing è atteso nella prima metà del 2023, dopo l’approvazione delle autorità antitrust e l’esecuzione delle opportune consultazioni sindacali.