Italia Cenerentola europea nell’innovazione: la brutta notizia arriva da dall’ultimo Assirm innovation index, relativo al terzo trimestre 2019. Secondo l’associazione delle aziende di ricerche di mercato la propensione alla R&S rimane bassa e, conseguentemente, ciò si ripercuote sul tasso di crescita generale del Paese.

Nonostante si osservi ancora un lieve progresso (+0,2 rispetto al trimestre precedente, a +8,1), e una tendenza di crescita positiva, in linea con tutto il 2019, nel confronto con gli altri 9 Paesi europei l'Italia si attesta ancora su posizioni di sostanziale retroguardia.

“All'origine di questa debolezza – spiega Assirm - permangono carenze endemiche: inadeguati investimenti in termini di nuove tecnologie, strategie di marketing e promozione commerciale, oltre a gap formativi e gestionali delle risorse umane, un quadro che deprime il sistema Paese in termini di competitività sui mercati internazionali”.

La posizione di arretratezza innovativa della nostra nazione diventa ancora più stridente nel confronto su scala europea. Non solo l’Italia si allontana sempre di più dalla testa della classifica, che rimane appannaggio di Svezia (1°) e Paesi Bassi (2°) e dove debutta a sorpresa la Repubblica Ceca, con un terzo posto, ma, dopo avere ceduto il passo alla Spagna, a partire dal 2014, deve ora registrare anche il sorpasso del Portogallo.

Commenta Matteo Lucchi, presidente dell’associazione: “Il rammarico di questa situazione è tanto più cocente, quanto più siamo consapevoli che il nostro Paese ha tutte le carte in regola, dal punto di vista di strumenti e competenze, per essere serenamente all'altezza dei primi della classe. Dobbiamo inderogabilmente invertire la rotta e incentivare ogni possibile investimento in ricerca e sviluppo per fare ripartire la nazione, da Nord a Sud.

“Occorre mettere a sistema le nostre molteplici eccellenze, imprimendo una spinta ai sistemi formativi, alla creazione di nuove infrastrutture e centri di ricerca, anche attraverso partnership nazionali e internazionali, e soprattutto abbattendo ostacoli burocratici e procedurali".