A latere degli eventi della crisi libica, forse con un po’ di cinismo, ma anche con una buona dose di realismo, si cominciano a fare un po’ di conti, per scoprire che l’impatto dei rincari petroliferi sulla logistica delle merci e, quindi, sui prezzi, rischia di costare a ogni famiglia italiana qualcosa come 700 euro nell’arco di un anno, compresi gli aumenti delle bollette energetiche.

E non è tutto. “Il Sole 24 Ore” di oggi stima in 8 miliardi di euro il totale dell’export a rischio verso Libia, Tunisia, Algeria ed Egitto.

Gli associati Anie, l’associazione dell’industria elettronica ed elettrotecnica, temono una perdita di 1,2 miliardi di euro. Seri impatti negativi si paventano anche nel settore delle macchine utensili e dei colorifici ceramici.

E dire che queste aree, prima della crisi politica, stavano registrando andamenti di crescita a due cifre, con medie annue di incremento del nostro export vicine al 18%.