Il mercato pubblicitario riprende fiato: il dato del primo trimestre si attesta a +2,3%, rispetto allo stesso periodo del 2015, grazie a un incremento nella raccolta superiore a 35 milioni di euro. Se si aggiungesse anche la stima sulla porzione di web attualmente non monitorata (principalmente search e social), il bilancio chiuderebbe a +3,8 per cento.

"L'andamento dell’adv è più positivo del trend macroecomico del Paese", spiega Alberto Dal Sasso, Tam e Ais managing director di Nielsen .

"Sulla base delle stime flash Istat sul primo trimestre, infatti, la nostra economia - continua Dal Sasso - ha beneficiato di una crescita dello 0,3%, un incremento flebile ma continuo e, soprattutto, trainato dalla domanda interna, cioè la componente che più interessa a quelle aziende che investono in comunicazione per sostenere i consumi".

Relativamente ai singoli mezzi, la tv chiude il trimestre a +5,1 per cento. Rimangono in negativo, invece, quotidiani e i periodici. Gli investimenti sul mezzo radio restano favorevoli e Internet, dal canto suo, incassa, nei tre mesi, un +7,8 per cento. Buone performance, sempre trimestrali, anche per cinema (+16%), outdoor (+13,2) e transit (15,7).

Fra i settori tirano la volata le telecomunicazioni (+33,5%) e la distribuzione (+25,5) e si segnalano le buone performance di elettrodomestici (+25,3%) e oggetti personali (+18,9%).

Sottolinea Lorenzo Sassoli, presidente di Upa: "La pubblicità cresce del 3,8%, tre volte il Pil, a dimostrazione della fiducia che le aziende nutrono verso il Paese. Come associazione confermiamo la previsione di una chiusura di fine anno al di sopra del 3 per cento”.