Già presente in Gran Bretagna, approda anche in Italia il solubile di Lavazza, Prontissimo! di fascia premium (100% arabica) nelle due versioni Classico e Intenso.

Quello che fa notizia è l’approdo del maggiore portabandiera dell’espresso italiano in un mercato, tutto sommato, guardato ancora con una certa reticenza dai veri intenditori della bevanda.

Secondo quanto riporta ‘Il Sole 24 Ore’ i dati Nielsen dicono infatti che, nel Bel Paese, il solubile ha perso, sui lineari della Gdo, il 6%, lo scorso anno, attestandosi a 86 milioni di euro di vendite, con una flessione in volume del 4 per cento. Diversa la situazione sullo scacchiere internazionale - dominato dai colossi Nestlé e Jacobs Douwe Egberts - dove l’80% degli acquirenti ha adottato da tempo il prodotto.

“Nella società di oggi, dominata dalla mancanza di tempo, un caffè come Prontissimo! apre prospettive di enorme interesse a livello globale, in tutti i mercati – conferma Mauro Mantovani, chief commercial office del gruppo piemontese –. Ci permette di offrire una risposta a un pubblico esigente, che vive velocemente nelle nostre città, apprezza la praticità del solubile, ma reclama il gusto di un caffè di qualità superiore. Lavazza entra quindi per la prima volta in questo mercato e lo fa con un prodotto di eccellente qualità, che sarà lanciato nei prossimi mesi in diversi Paesi di tutto il mondo”.

Da settembre il nuovo brand intraprenderà un tour di degustazioni nelle maggiori piazze e strade italiane e c’è da scommettere che l’ingresso del leader della tazzina cambierà molte carte in tavola. Grazie alla partnership triennale con Alitalia, Prontissimo! è anche a disposizione dei viaggiatori di tutte le classi delle 147 rotte internazionali della Compagnia aerea, portando il solubile Lavazza intorno al mondo.

Lavazza, che eccelle particolarmente sul fronte della ricerca e sviluppo – è stata definita azienda a ciclo di innovazione continua - è oggi attiva in oltre 90 Paesi e, attraverso consociate e distributori, esporta il 53% della sua produzione. Impiega complessivamente – dopo l’acquisizione di Carte Noire – circa 3.000 persone, con un fatturato 2015 di 1.473 milioni di euro.