Avanza l'iter dell’etichetta di origine obbligatoria per tutti gli alimenti, compresi dunque quelli non ancora coperti da norme nazionali e comunitarie. Infatti l’emendamento al Dl Semplificazioni ha ricevuto ieri, 29 gennaio, insieme ad altri 62 su un totale di 85, l’approvazione del Senato. Il passo successivo avverrà alla Camera, mentre il via libera del Parlamento è atteso per il 12 febbraio, pena la decadenza.

All’esultanza già espressa da Coldiretti e Filiera agricola italiana, che è una costola di Coldiretti stessa, si è unito anche il Ministro delle politiche agricole, Gian Marco Centinaio (Lega), che, in una nota, ha commentato: "Vince il Made in Italy, vincono i produttori onesti e i consumatori che ora potranno scegliere in totale trasparenza. Niente più informazioni ingannevoli né falsi sulle nostre tavole. Lo avevamo promesso e ora portiamo a casa questo importante risultato. Ce lo avevano chiesto i cittadini, le associazioni di categoria e le nostre aziende che ogni giorno, con il loro lavoro e le eccellenze agroalimentari prodotte, portano in alto il nome del nostro Paese nel mondo. Noi siamo dalla loro parte".

Tuttavia i dubbi avanzati nei giorni scorsi dal presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio, restano e sono concreti: “La questione dell’etichettatura – ha ammonito il numero uno della Federazione - è materia armonizzata a livello europeo proprio per evitare di introdurre obblighi valevoli per le sole imprese nazionali che, in questo modo, sarebbero le uniche a sostenere l’aggravio dei costi derivanti dalle misure introdotte e si troverebbero in svantaggio competitivo rispetto alle altre imprese dell’Ue che non si vedrebbero costrette ad applicare tale normativa”.