Alla fine, dovrebbe essere Migross, storico socio Végé con circa 100 punti vendita fra Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna e un fatturato 2019 di 423,67 milioni di euro (Report Aziende-Consodata), ad aggiudicarsi, con un’offerta di 31,5 milioni di euro, 8 cash&carry a marchio Altasfera e i relativi immobili, in capo al gruppo bresciano L’Alco, da tempo in crisi.

Il condizionale è d’obbligo perché se quella di Migross è stata l’unica offerta, il contratto passa ora nelle mani del Tribunale e dei commissari giudiziali, mentre all’acquirente restano due mesi per formalizzare la transazione, che può comunque essere ancora inficiata da un’offerta irrevocabile e al rialzo di almeno il 10 per cento.

I negozi, che danno lavoro a 213 persone, attualmente in cassa integrazione, si trovano, come riporta il giornale locale ‘Primabrescia’, sia nell’area bresciana – a Rovato, Lonato e Braone – e poi a Busto Arsizio (Varese), Crespiatica (Lodi), San Martino Siccomario (Pavia), Segrate (Milano) e Varedo (Monza Brianza).

Il 7 ottobre, inoltre è stato presentato il bando per altri 15 punti vendita che rientrano ancora nel perimetro di Alco Spa, ossia 15 supermercati sotto le insegne Despar, Eurospar e Interspar. Tra i possibili acquirenti i bene informati fanno da tempo il nome di Conad.