Renzo Rosso dice addio a EcorNaturaSì e cede, agli altri azionisti, il proprio 26% del gruppo leader nei prodotti biologici. Entrato nel 2014, con lo slogan ‘Il bio è il nuovo lusso’ il fondatore e patron di Diesel, regina della moda informale di fascia alta con 1,53 miliardi di ricavi, ha venduto la grossa quota tramite la controllata Red Circle Investments.

Restano nella compagine societaria di Ecor, la famiglia Paravicini Crespi, tramite Alpa, che sale dal 27 al 29% e i Rossi Cairo al 9% attraverso il veicolo Intest Tre.

Sale dal 38 al 48% il principale azionista, il gruppo agricolo Ulirosa di Treviso, che, attraverso vari passaggi è, a sua volta, legato alla Libera associazione antroposofica Rudolf Steiner, lo studioso e pensatore austriaco che, nell’Ottocento ha dato vita, fra l’altro, alla biodinamica.

Le ragioni del divorzio non sono chiare: secondo alcuni Rosso si sarebbe reso conto dello strapotere della Gdo nel mercato de bio e naturale mentre, a sentire altri, Ecor avrebbe ricevuto, dagli attuali soci, offerte molto interessanti per incrementare le proprie quote e per alcuni nuovi ingressi.

Al di là delle motivazioni, EcorNaturasì è sempre una bellissima realtà e, con cifre di tutto rispetto, guida saldamente il canale degli specialisti bio: 400 milioni di fatturato consolidato, 1.800 addetti, una rete di 500 punti vendita, a loro volta articolati nelle insegne Cuore Bio e NaturaSì.