Chiude il 2016 in positivo il mercato degli investimenti pubblicitari, con una crescita dell’1,7% rispetto al 2015. Nel singolo mese di dicembre la raccolta sale dell’1,2% e, se si aggiunge anche la stima sulla porzione di web attualmente non monitorata (principalmente search e social), il mercato archivia il mese di dicembre a +3% e il periodo consolidato con +3,4 per cento.

“Da più parti si era parlato di un trend del 3%, grazie anche a un autunno che, nonostante le incertezze provenienti da più ambienti, si è dimostrato in linea con le dinamiche dei mesi precedenti. Il terzo trimestre consecutivo di crescita dà segnali di consolidamento e di stabilità per il futuro”, spiega Alberto Dal Sasso, TAM e AIS Managing Director di Nielsen.

“Avevamo previsto una crescita del mercato a fine 2016 poco sopra il 3%, ma siamo andati oltre. Il dato Nielsen fa sì che il 2016 sia l’anno di conferma di una crescita che sembra consolidarsi - commenta Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di Upa, l’associazione di riferimento degli investitori pubblicitari. Per quanto riguarda il 2017 non possiamo che confermare le nostre previsioni, ossia che sarà il terzo anno consecutivo a chiudere in positivo, sopra il 2%, e ciò rimarca, nonostante si tratti di un anno senza eventi importanti e con diverse incognite politico-economiche, la voglia di crescere del mercato della comunicazione”.

Relativamente ai singoli mezzi, la tv sale, secondo Nielsen, del 4% a dicembre, chiudendo l’anno a +5,4%. Sempre negativa la stampa: quotidiani e periodici nel singolo mese si attestano rispettivamente a -8,4% e -9,3, calando nel 2016 del 6,7% e del 4% rispettivamente. Conferma l’andamento positivo la radio: la performance di dicembre (+15%) porta la raccolta complessiva dell’anno a +2,3 per cento.

L’incremento di internet è dovuto principalmente a search e social, come emerge dalle stime. Relativamente al perimetro attualmente monitorato in dettaglio, infatti, il web cala del 2,3% nel periodo cumulato e dell’1,2% nel singolo mese di dicembre. Allargando il focus all’intero universo del web advertising, la raccolta del 2016 chiude a +7,5 per cento.

“Guardando all’andamento complessivo del 2016 – aggiunge Dal Sasso - si nota che la crescita è stata trainata da un maggiore investimento medio su tutti i mezzi, da parte di un numero minore di aziende rispetto al 2015. Dopo tre anni di “rosso”, tornano in positivo alcuni settori fondamentali per il mercato come le automobili e la telefonia”.

Per quanto riguarda i settori merceologici nel dettaglio, solo 6 arrivano a fine 2016 con un segno negativo. Per i primi comparti del mercato, si registrano andamenti differenti nei 12 mesi: crescono, come già detto, le telecomunicazioni (+4,8%), la distribuzione (+11,2%) e i farmaceutici/sanitari (+7,7%), cui si contrappongono i cali della finanza (-14%) e dell’abbigliamento (-5,9%). Tra gli altri che contribuiscono alla crescita, si segnalano le buone performance delle automobili (+5,9%), di industria/edilizia (+38,4%), tempo libero (+16,9%) e abitazione (+6,3%).