Pesche, arance, carciofi e cocomeri guidano la ripresa dei consumi di prodotti ortofrutticoli da parte delle famiglie italiane nei primi otto mesi del 2006: +3,2% sull’analogo periodo del 2005.

I dati dell’Osservatorio di Macfrut, redatto da Gfk Iha per Cesena Fiera - la società che organizza la più importante rassegna specializzata in Europa - confermano che le famiglie italiane, da gennaio ad agosto 2006, hanno acquistato ortofrutta fresca per 5,5 milioni di tonnellate (+3,19% rispetto al 2005), spendendo 8,4 miliardi di euro (+7,6% sui 7,8 miliardi di euro di un anno fa).

I dati rassicurano il settore e fanno sperare in un buon recupero, se si considera che durante lo scorso anno gli acquisti totali del fresco scesero sotto gli 8 milioni di tonnellate e che fra il 2000 e il 2005 ogni nucleo familiare italiano ha comprato 92 kg di ortofrutta fresca in meno.

Tra i diversi canali di vendita, iper e supermercati rappresentano indubbiamente i luoghi di riferimento per comprare frutta e verdura fresche. Dall’Osservatorio Macfrut emerge che negli acquisti di verdura le famiglie italiane in valore si rivolgono per il 41,6% (+ 1,3 sul 2005) a iper e supermercati, per il 30,4% a mercati e ambulanti (-1,4% sul 2005), per il 17% al fruttivendolo (-1%) e per il 5,6% ai discount (+0,6%).

La frutta è acquistata al 19,4% dal fruttivendolo (-0,2% sul 2005), per il 41,8% (+1,9%) all’iper e supermercato, per il 28,3% al mercato o dall’ambulante (-2,6%) e per il 5,1% al discount (+0,3%).

Dall’analisi dei dati dell’Osservatorio Macfrut emerge che i volumi di frutta del 2006 crescono del +2,9% (2.680.760 tonnellate contro 2.603.044 nel 2005), in maniera pressoché analoga a quella della verdura fresca (+3,3%, ovvero 2,9 milioni di tons contro 2,2 del 2005), mentre la frutta ha un incremento delle vendite a valore del 3,9% (dai 3,6 miliardi di euro del 2005 si passa a 3,8 nel 2006) e la verdura realizza un significativo +10,8%.

Esaminando le varie voci che compongono i consumi delle famiglie, ci si accorge che fra la frutta fresca al primo posto negli acquisti rimangono le mele (617.379 tonnellate per 732,6 milioni di euro), davanti alle arance (542.600 tons per 560 milioni di euro) e alle banane (quasi 312.000 tons per 449,9 milioni di euro).

Le pesche sono al quinto posto con 177.483 tons pari a una spesa di 277 milioni di euro. Interessante l’incremento di acquisto dalle pesche (+2% in quantità e +7% a valore) e dalle arance (+2% in quantità e +4% a valore). Il maggior aumento è stato però fatto registrare dai carciofi: +11% delle vendite a volume +8% a valore.

Per le verdure, la borsa della spesa delle famiglie italiane, da gennaio ad agosto 2006, vede al primo posto le patate (448.742 tons per 348,3 milioni di euro) seguite da pomodori (384.600 tons per una spesa di 681,7 milioni di euro) e da cocomeri o angurie (246.760 tons per 112,4 milioni di euro).