A un decennio dalla sua costituzione, originata dall’accordo di acquisto siglato da Metro, Carrefour e Despar Italia, le imprese distributive aderenti all’attuale compagine di Mecades – Aspiag, Interdis, Metro e Sisa - gettano la spugna e non rinnovano l’accordo commerciale.
A partire da gennaio 2007 Metro Italia, Interdis, Sisa e Secom (la struttura commerciale di Crai) approcceranno quindi autonomamente la nuova stagione contrattualistica.
La necessità di mantenere il grado di competitività raggiunto sul mercato da Mecades riapre così la danza dei “corteggiamenti” tra le insegne, che entro fine anno dovranno comunque trovare nuove formule di aggregazione per continuare a ottenere le condizioni di acquisto più vantaggiose.
Mecades, la cui nascita ha segnato storicamente l’inizio dell’era delle supercentrali di acquisto, ha manifestato concretamente lo sforzo da parte della distribuzione italiana di compattarsi e di raggiungere un maggiore livello di efficienza sul fronte dell’attività commerciale e di acquisto.
Da aggregazione di insegne appartenenti in prevalenza alla distribuzione succursalista a tavolo comune della distribuzione associata, Mecades ha rappresentato un comune denominatore di un’ampia fetta dei distributori operanti in Italia nei rapporti con l’industria, riuscendo finora a contenere al suo interno le spinte centrifughe derivanti dai cambiamenti susseguitisi nel comparto negli ultimi anni.
L’uscita di un anno fa dei principali soci di Despar Italia, conclusasi con il recente annuncio dell’adesione anche di Aspiag a Centrale Italiana, ha mutato drasticamente i delicati equilibri interni, portando a conclusione quest’esperienza, alla fine di un periodo di umori alti e bassi, in cui il modello del mero “contrattificio” ha mostrato di avere segnato il suo tempo.