Rewe lascerà la centrale Core, che la vedeva alleata negli acquisti con Conad, Colruyt (Belgio), Coop Svizzera e Système U, per entrare in Coopernic, affiancando E. Leclerc, Coop Italia e Delhaize. A darne notizia è lo stesso Michel-Edouard Leclerc nel proprio blog.

Il comunicato ufficiale, sempre riportato dal patron del gruppo francese è, come deve essere, molto “politically correct”: “Raggiungendo E. Leclerc, Delhaize e Coop Italia, Rewe consolida la vocazione iniziale di Coopernic, che è di rafforzare l’indipendenza e la performance di ognuno degli alleati sul proprio mercato, tramite l’ottimizzazione delle condizioni di produzione delle rispettive marche proprie, delle condizioni commerciali presso i fornitori internazionali e mediante la ricerca di sinergie per il miglioramento dell’offerta di prodotti non alimentari”.

Il nuovo schieramento internazionale è, di fatto, una conseguenza, immediata e diretta, dell’alleanza stretta fra E. Leclerc e Rewe. E’ evidente, scrive ancora Michel-Edouard Leclerc,che ogni attività, nel quadro dell’alleanza fra Rewe e Leclerc si svolgerà nel rigoroso adempimento delle regole della concorrenza.

“In particolare l’arrivo previsto di Rewe Group in seno a Coopernic sarà sottoposto all’approvazione delle autorità Antitrust interessate”. La data, per il nuovo ingresso è fissata per l’1 gennaio 2016, in quanto il gruppo tedesco lascerà Core il 31 dicembre di quest’anno.

Primo esercizio, grossolano, ma utile, è la somma dei fatturati. Coop 12,7 miliardi di euro, Delhaize 21,4, Leclerc 45,7, Rewe 51: totale 131 miliardi, milione più, milione meno.

Secondo esercizio, altrettanto discutibile, è la somma dei fatturati di Core, una volta uscita Rewe. Conad 11,7, Colruyt 8,6, Système U 18,5, Coop Svizzera 27 miliardi, espressi in euro: totale circa 66 miliardi.

La sproporzione è evidente. Una sproporzione che potrebbe accentuarsi alla luce del fatto che Delhaize ha in corso un preliminare di fusione con l’olandese Ahold. Se l’affare dovesse andare in porto, come sembra, questo potrebbe aggiungere altri 38 miliardi (a tanto ammonta il fatturato di Ahold) al piatto, già ricco, di Coopernic, piatto che arriverebbe così a un totale di circa 169 miliardi.

Spingendo ancora oltre il ragionamento non si può dimenticare che Système U, in Coopernic da maggio 2014, ha un piano, in fase avanzata, di alleanza/fusione – attualmente sotto i riflettori dell’Antitrust francese - con Auchan. E Auchan vuol dire altri 53,5 miliardi di euro. Ma a questo punto siamo (quasi) nella fantascienza…

Le uniche due cose davvero sicure sono che le varie Authorities nazionali e internazionali, avranno un gran bel lavoro da fare nei prossimi mesi e che gli assetti internazionali della Gdo cambieranno un’altra volta, dopo il cosiddetto “ballo delle centrali” che aveva infiammato lo scorso autunno.