Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 18 Aprile 2024 - ore 17:30
Siamo alle solite. Anzi. Ormai il fenomeno si sta così intensificando da assumere tutti i contorni di un preoccupante crescendo. Dopo il vino sintetico, l’olio colorato artificialmente, per non parlare del formaggio avariato e del latte alla melamina,
Spesso, in questi mesi di crisi economica, ci è stato richiesto un parere riguardo alle prevedibili turbolenze che stanno agitando i rapporti tra aziende fornitrici e Gdo.
Gli analisti economici hanno le idee chiare per l’anno 2009: sarà peggiore del 2008. La crisi passerà dall’economia finanziaria all’economia reale.
Malgrado la riduzione globale dell’1,5% dei tassi differenziali inventariali e il moderato incremento in Europa (+0,8%), l’Italia si conferma - dopo Austria (+7,4%) e Svizzera (+5,2%) - il terzo Paese al mondo
Si abbassano i prezzi delle materie prime, si abbassano i prezzi della gdo. Ma non proporzionalmente all’abbassamento del primo fattore citato. Il perché è tema aperto e dibattuto nell’agenda della distribuzione moderna e lo abbiamo visto
Riduzione del potere d’acquisto, aumento dei prezzi delle materie prime e di molti prodotti di prima necessità, diminuzione dei consumi e della produzione industriale. Che l’economia reale
Non esiste il dubbio sul fatto che la marca commerciale si è ampliata moltissimo negli ultimi anni, sino ad arrivare ad abbracciare moltissime categorie addirittura del
C’è solo da augurarsi che tutto si concluda con un nulla di fatto. Sarebbe davvero frustrante se la nuova proposta di legge sulla disciplina del commercio al vaglio del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia
L’aveva detto. E puntualmente ha mantenuto fede alla promessa. Il presidente di Coop Italia, Vincenzo Tassinari, aveva pubblicamente lanciato un vero e proprio ultimatum all’industria di marca un paio di mesi
In periodi di vacche magre, si sa, si cerca di intervenire in ogni ambito e con ogni mezzo per ridurre gli sprechi, ottimizzare i costi, economizzare. Dopo avere raschiato il barile, nelle richieste all’industria in fase di negoziazione contrattuale,
Speculazioni? Forse. Di fatto alla fine dell’anno in corso gli italiani avranno speso per l’acquisto di pane, pasta e derivati dei cereali 3,4 miliardi in più
Un vero affare. Una rete di 60 punti vendita diretti (perlopiù localizzati in Lombardia e Piemonte, in location definite “di qualità”)
Si continua a parlare della presenza in gdo della parafaramacia anche quando oramai è evidente che l’erosione di fatturato a danno delle farmacie
«Non privilegi fiscali, né tantomeno aiuti di Stato, ma solo e semplicemente diritti destinati a favorire il potere d’acquisto dei consumatori. Così si danneggiano milioni di cittadini». Queste le parole del presidente dell’Ancc