La private label del gruppo Crai archivia un 2019 positivo: la quota è pari al 18,2%, con punte in alcune regioni del 28%. È in continua crescita e Crai prevede anche per il 2021 e per gli anni successivi un aumento dell’incidenza.

Per quanto riguarda l’assortimento, sempre più spazio ai prodotti ad alto valore aggiunto come linea bio, salutistica e piatti pronti. Entro la fine dell’anno è inoltre prevista la rivisitazione del brand alto di gamma Piaceri Italiani, puntando sull’arricchimento della gamma e sull’assortimento, oltre che su un packaging maggiormente accattivante.

Lo sviluppo passa anche per l’ampliamento della rete: entro la fine del 2020 Crai prevede, tra canale food e canale drug, l’apertura di oltre 200 nuovi punti vendita. Queste prospettive sono frutto di un 2019 decisamente positivo per Il Gruppo che ha registrato un giro d’affari consolidato intorno ai 6 miliardi, realizzato grazie agli oltre 3.100 store di cui i due terzi alimentari e i restanti specializzati nei prodotti per la cura della persona e della casa. Lo scorso anno, inoltre, sono state realizzate 148 nuove aperture di negozi food e 80 nuove inaugurazioni di store specializzati in home e personal care.

Ma ancor più rilevante è stata la performance dei primi sei mesi del 2020: nel primo semestre, infatti, i risultati di Crai sono stati superiori al trend di mercato grazie alla consolidata e capillare presenza a livello locale e su tutto il territorio nazionale. In particolare, i dati alla fine di giugno sanciscono un +12% rispetto alla media di mercato, mentre considerando la sola offerta alimentare il divario sale a 19 punti. Da marzo, infine, il Gruppo è primo in Italia come aumento dei ricavi: a parità di rete, Crai segna un +15,2% contro il +3,1% del mercato e nel food registra un +22% in un mercato che cresce del 3,2%.

Risultati positivi anche per le vendite online dal momento che, a fine giugno 2020, il servizio Crai Spesa Online ha registrato un +1.025% rispetto al periodo gennaio-giugno 2019 con oltre 60.000 spese. Attualmente, il servizio è attivo in 172 negozi, distribuiti in 14 regioni, con una media di 1.500 ordini al giorno. La previsione per l’anno è di circa 8 milioni di euro. Nel 2021, l’ambizione è di arrivare a 250 store, ampliando il raggio di consegna e permettere il ritiro direttamente sul punto vendita.