di Claudia Scorza

I relatori delle tre presentazioni tenutesi ad Amsterdam, nell'ambito dei seminari precedenti la fiera della Plma, hanno sottolineato che è possibile prevedere la crescita del marchio del distributore nei prossimi anni.

Sebastiaan Buchholtz di NielsenIQ, che ha riferito in merito allo stato delle private label in Europa, ha rivelato che nel 2021 i marchi nazionali hanno puntato molto sulle promozioni, una strategia che ha avuto effetti negativi sulla quota del marchio del distributore. Quest'anno segna l'inizio di nuove dinamiche di mercato, dettate dai mutamenti nelle abitudini dei consumatori. Gli shopper, che sono stati colpiti dall'aumento dei prezzi dei generi alimentari, riducono, di conseguenza, gli acquisti di prodotti di lusso e cercano la convenienza. Inoltre, i discount si stanno ampliando in tutta Europa, fatto che porterà all'aumento della quota del marchio del distributore. NielsenIQ prevede, inoltre, un'espansione della mdd sui canali online.

Secondo François Videlaine e Sebastian Gatzer di McKinsey, invece, il marchio del distributore offre ai distributori l'opportunità di soddisfare le aspettative dei consumatori. Dal loro sondaggio, infatti, emerge che uno dei motivi principali che spinge i clienti a scegliere un particolare supermercato è la qualità dei prodotti a marchio proprio. I distributori di alimentari che registrano la crescita maggiore in termini di quota di mercato sono anche quelli che vantano il massimo apprezzamento da parte dei clienti nei confronti dei prodotti a marchio proprio. Secondo McKinsey, nei prossimi anni la mdd è destinata a crescere in Europa e la fascia di prezzo entry level acquisirà maggiore importanza. Tuttavia, i ricercatori fanno notare che i consumatori non sono disposti ad accettare compromessi per quanto riguarda la qualità dei prodotti entry level a marchio del distributore.

Infine, i risultati del nuovo studio della Plma incentrato sui consumatori sono stati presentati da Judith Kolenburg. Il sondaggio, che ha coinvolto 6500 consumatori di otto paesi europei, ha rivelato che tre persone su dieci acquistano più prodotti a marchio proprio oggi di quanto non facessero prima della pandemia. Gli aumenti più significativi si registrano tra i consumatori appartenenti alla Generazione Z e ai Millennial, con un incremento del +32% negli acquisti di private label rispetto al periodo precedente l’emergenza sanitaria. Gli aumenti per la Generazione X e per i figli del baby boom sono stati rispettivamente del +25% e del +22%. Quattro intervistati su dieci hanno inoltre dichiarato di voler acquistare più prodotti a marchio del distributore nei prossimi anni.