Oscar Farinetti lancia il suo terzo progetto imprenditoriale, dopo Unieuro e Eataly, e si prepara ad aprire, l’8 dicembre, Green Pea. Si tratta di un centro di 15.000 mq, interamente dedicati ai prodotti sostenibili e rispettosi della terra, dell’aria, dell’acqua e delle persone. Verranno creati 200 posti di lavoro.

Il complesso, che ha sede a Torino, al Lingotto, di fianco al primo Eataly aperto nel 2007, è dedicato, con netta prevalenza, al non food e articolato su 5 piani per altrettanti mondi concettuali: life, home, fashion, beauty e otium pea club.

La proprietà

Green Pea, primo green retail park al mondo, è di proprietà Eataly Real Estate Srl, società titolare, fra l’altro, degli immobili di Eataly Ostiense Roma e Eataly Smeraldo Milano, la quale ha investito 50 milioni di euro, tra l’acquisizione del terreno e la costruzione dell’immobile.

Green Pea Srl è, a sua volta, una newco, controllata 90% da Eatinvest Spa, i cui maggiori azionisti sono le famiglie Farinetti, al 60%, Nocivelli (20%) e Orecchia (10%), dinastia di affermati imprenditori torinesi della moda.

Presidente e amministratore delegato è Francesco Farinetti, figlio maggiore di Oscar, e già amministratore delegato di Eataly, dove ora ricopre il ruolo di vicepresidente.

L'offerta merceologica

Più in dettaglio l’offerta, 72 concept, è articolata come segue: al piano zero ci sono le proposte di Fiat Chrysler, Iren, Enel X, Tim e Unicredit, nonché l’esposizione del ‘Green Pea discovery museum’. Al primo piano oltre 40 partner del settore casa. tra i quali Whirlpool, Roda, Gervasoni, Riva 1920, Pianca, Rubelli, Artemide. Per la moda, secondo piano, il centro schiera nomi come quelli di Borbonese, Timberland, PT (Pantaloni Torino), Patagonia, Ecoalf, North Sails, Dedicated.

Al terzo livello, bellezza, c’è l’alta moda, con Ermenegildo Zegna, Brunello Cucinelli, Herno e Sease, che proporranno concept store dedicati a Green Pea, affiancati dalla zona sartoria.

Non mancano libri, cultura e cibo, dal Bistrot Pop, in collaborazione con Fontanafredda e affini, a un ristorante stellato, gestito dalla famiglia Vicina, fino al club dedicato all’ozio creativo, con Spa, cocktail bar e la prima piscina a sfioro torinese, affacciata sull’arco alpino.

Il progetto, sviluppato dagli architetti Cristiana Catino e Carlo Grometto, ha comportato, fra l’altro, la posa di più di 2.000 esemplari vegetali, fra alberi, piante e arbusti.

Inutile dire che l'edificio è alimentato tramite pozzi geotermici, pannelli fotovoltaici e solari, elementi per la captazione di energia eolica e per il recupero dell’energia cinetica.

Farinetti: 'Sostenibilità subito'

“Il 90% degli scienziati ci dice che il nostro modo di consumare è diventato incompatibile – scrive Oscar Farinetti -. Da un lato produciamo energia, immettendo nell’atmosfera una quantità di CO2 eccessiva che altera il clima, da un altro costruiamo oggetti e produciamo cibo inquinando terra, acqua e aria, da un altro ancora non smaltiamo i rifiuti in modo corretto e, infine, sopprimiamo gli alberi. Quando il 90% degli scienziati dice una cosa normalmente ci azzecca ed è giunto il momento di modificare il nostro modo di consumare. Green Pea nasce per questo. Si pone l’obiettivo di dimostrare che c’è la possibilità, subito, di vivere in armonia con il pianeta senza rinunciare al bello”.

(Crediti delle immagini: Project_ ACC Cristiana Catino e Negozio Blu architetti – Ph_ Fabio Oggero)