Colpo di coda del Covid: nel primo trimestre del 2021 il real estate ha perso il 26% degli investimenti sul corrispondente periodo del 2020. Secondo l’ultima analisi di Cbre il settore chiude il periodo gennaio-marzo a quota 1,4 miliardi di euro, il dato più basso da inizio pandemia, a causa dell’impatto delle misure restrittive e delle conseguenti incertezze su alcune asset class, complice anche una sostanziale carenza di prodotto ad alto valore.

A soffrire di più è il commercio, con una flessione dell’81% e un importo degli investimenti di 154 milioni di euro. Le transazioni di gennaio-marzo hanno interessato prevalentemente asset di tipo secondario e l’interesse resta limitato, sia a causa della crisi sanitaria, sia per le prospettive di ulteriore crescita dell’e-commerce, un mix che comporta una battuta di arresto dei rendimenti. Si salva, in parte, il segmento grocery, reso dinamico dalla tenuta dell’alimentare e dei prodotti per la casa e la persona.

In forte perdita anche il mercato degli uffici: penalizzato dal lavoro a distanza vede le transazioni ripiegare di 37 punti.

Nettamente positiva, come nelle precedenti rilevazioni, la logistica, galvanizzata dall’e-commerce, il quale determina ancora un balzo del 44 per cento. La domanda, nei soli tre mesi, ha assorbito più di 600.000 mq di spazi, specie per le tipologie di prodotto legate all’ultimo miglio e alla catena del freddo.

A sorpresa si dimostra in crescita il segmento dell’ospitalità e alberghi (+9%), grazie alle speranze di ripresa di investitori e operatori.

“Il primo trimestre 2021 è il quarto dall’inizio della pandemia e registra, dunque, una performance inferiore di circa il 26% rispetto al primo trimestre del 2020, che per certi versi si può considerare un trimestre pre-pandemico – spiega Alexandre Astier, managing director capital markets di Cbre Italia -. L’inizio del 2021 è stato ancora sottotono, ma con il passare delle settimane abbiamo riscontrato una ripresa delle attività sia da parte degli occupanti, sotto il profilo della ricerca di spazi, sia da parte degli investitori, che definiscono le nuove strategie per l’anno in corso.

“Riteniamo, anche alla luce del progresso sul fronte vaccinale, che dal terzo trimestre vedremo un graduale ritorno normalità. Nei prossimi mesi – conclude Astier - dovrebbe manifestarsi una ripresa generalizzata, con particolare riguardo all'immobiliare logistico, residenziale e alberghiero”.