Nel secondo trimestre del 2017 sono stati investiti quasi 4 miliardi di euro nel mercato immobiliare italiano, portando il volume di metà anno a 5,8 miliardi - superiore del 58% a quello dello stesso periodo del 2016 - e stabilendo così il migliore risultato messo a segno in un semestre nel nostro Paese.

L’interesse per il mercato si conferma molto forte, con un’attività più dinamica e una crescita sia del valore medio che del numero delle transazioni rispetto a gennaio-giugno 2016. I dati emergono dalle analisi di Cbre, leader mondiale della consulenza immobiliare. Il capitale straniero è ancora protagonista, rappresentando l’80% degli investimenti totali, con circa 4,5 miliardi di euro, in crescita del 67% sul corrispondente. Inoltre continua a migliorare la quota di capitale domestico, che supera 1 miliardo di euro nel periodo considerato.

Per quanto concerne i settori, gli uffici registrano ancora la maggiore quota con 2 miliardi di euro (+30%), seguiti dal retail che ha raggiunto 1,2 miliardi (+76%).

Il volume di investimenti negli‘alternative’ è stato pari a 992 milioni e ha quasi raddoppiato grazie a un’importante transazione di centraline telefoniche Telecom.

La logistica, che ha iniziato l’anno in modo effervescente, ha continuato a raccogliere l’interesse degli operatori, raggiungendo circa 800 milioni (+291%). Inoltre anche il segmento alberghiero, con 770 milioni di euro (+49%), conserva una notevole attrativa.

Per quanto riguarda le aree geografiche, l’attività è migliorata nel mercato romano con 1 miliardo di euro investito nella prima metà dell’anno in corso (+30%). Milano ha raggiunto un volume di 1,8 miliardi, il 25% in più rispetto al 2016; di questi, il 48% riguarda il mondo degli uffici. La Capitale e il capoluogo lombardo si confermano dunque come le piazze più invianti, polarizzando il 50% del totale.

Spiega Alessandro Mazzanti, amministratore delegago di Cbre Italia: "Il volume di investimenti nella prima parte dell’anno ha confermato quanto visto a fine 2016: un deciso focus sull’Italia – ancora relativamente competitiva rispetto ad altri mercati - sia da parte degli investitori stranieri, che rappresentano ben l’80% del totale, sia da parte degli investitori domestici, anch’essi aumentati. Il comarto degli Npls (non performing loans, ndr) è definitivamente decollato, aprendosi a un numero crescente di investitori e innescando quindi anche meccanismi di aumento dei prezzi. Inoltre alcuni business, storicamente di nicchia, stanno guadagnando quote. Cresce l’interesse nell'alberghiero, grazie alla possibilità di conversione di asset immobiliari e a nuovi format. Anche il mondo della logistica registra, come si è visto, un incremento a tripla cifra, semestre su semestre, e si prevede che salirà ulteriormente nei prossimi mesi.”