di Luca Salomone

Un 2022 che si chiude in positivo – superando i livelli del 2019 – e un 2023 che si apre con molti nuovi progetti. Questo, in sintesi, l’andamento di Promos, specialista degli outlet, fondato nel 1990 da Carlo Maffioli e da lui diretto, come presidente, insieme ai figli - e amministratori delegati - Filippo e Tomaso.

I nuovi centri in gestione

L’anno ha portato all’ingresso, nel portafoglio del gruppo lombardo, dell’outlet Brenner di Bolzano, del parco commerciale Campo Grande di Brescia e del complesso commerciale Via Mantova (Bs), nonché all’aumento dei contratti di affitto – sia nuovi che rinnovati - per un totale di 100 (+80% sul 2019).

Le visite hanno totalizzato, sempre nei 12 mesi, i 20 milioni. Rispetto alle attività di leasing, il livello complessivo di locazione ha toccato il 97%, con 20 nuovi marchi come Patrizia Pepe, Lush, Hugo Boss, Flavio Castellani e Gap Kids. A questi si sommano quattro insegne della ristorazione, locale e internazionale.

Tirando le somme Promos ha attualmente otto strutture in gestione – quattro outlet -, contro le tre del 2019, ben 800 negozi (+80% rispetto a tre anni fa) e 200 mila mq di Gla (+140).

Lavori in corso

Veniamo alla pipeline per il 2023-2024 (e oltre), che prevede, come operazione chiave, il restyling, da 20 milioni di euro, del centro Le Vele di Desenzano del Garda (Brescia), oggi di 28 mila mq, che sarà completamente rammodernato e ampliato.

Da sommare gli interventi su verde, viabilità e parcheggi, al parco commerciale Campo Grande, mentre al centro commerciale Europa di Palazzolo (Bs) saranno apportate migliorie a galleria, arredo e illuminazione. Verrà inoltre presentata, a breve, la riqualificazione e rivisitazione dell’offerta del complesso commerciale Via Mantova.

Anche altri asset in gestione saranno oggetto di sviluppo a partire da quest’anno, per un totale di 100 mila mq di interventi: al Valmontone outlet di Roma sarà aperta una ‘premium plaza’ con 20 nuovi marchi di fascia alta più 6 nuove attività ristorative (2024).

A Bolzano-Brenner saranno completati la ristrutturazione, l’ampliamento e il riposizionamento: anche qui sorgerà una nuova piazza con 10 tenant e una food court (anni 2023-2025).

Da precisare che Promos, pioniera nell’integrazione fra alimentare e moda (è del 2015 l’apertura al Valmontone della prima area food all’interno di un outlet), sta realizzando tre nuovi progetti che andranno a creare altrettante ancore, per un totale di 6.300 mq con 30 insegne fra bar e ristoranti.

Controtendenza bresciana

In netta opposizione rispetto agli andamenti del territorio bresciano gli asset in capo a Promos (85 mila mq formati da Le Vele, centro Europa, Campo Grande e Via Mantova) sono tornati ai livelli del 2019, raggiungendo un footfall superiore ai 12 milioni di visitatori e mantenendo un’occupazione del 95 per cento.

Obbligatorio ricordare, in proposito, la crisi del Frecciarossa: 30 mila mq, 120 insegne e un possibile restyling da parte del creditore, il Fondo Efesto.

Il centro, in liquidazione dalla metà di dicembre, ha da poco perso anche il multisala Wizard e, da domenica 22 gennaio, il supermercato Italmark.

Una nuova strategia

«Il 2022 ha consolidato il nuovo corso della nostra azienda, rafforzandone il posizionamento come leader di mercato negli outlet e accrescendone il valore – osserva il presidente Maffioli -. Dopo 32 anni, pur mantenendo la nostra identità, abbiamo scelto di intraprendere un nuovo percorso che è oggi più orientato al recupero di strutture che non risultano attuali. In partnership con banche e fondi internazionali, lavoriamo e investiamo su asset che, pur rimanendo strategici, necessitano di nuova linfa. Nonostante ciò, Promos continuerà a essere una ‘family company’ totalmente italiana».