di Claudia Scorza

Dimostrare che è possibile contribuire alla ricerca della pace e della sicurezza alimentare per la popolazione dell’Ucraina realizzando una filiera agroalimentare inclusiva e socialmente orientata, che connette direttamente l’agricoltura locale di un Paese colpito dalla guerra all’Italia. È questa la sfida ambiziosa alla base di “Bread for Peace – Farina, Pane e Grissini per la Pace in Ucraina”, il progetto promosso da Nova Coop e Pausa Cafè per sostenere e rafforzare la capacità produttiva degli agricoltori ucraini di piccola scala della regione di Leopoli.

Il progetto realizza una filiera inclusiva e solidalmente orientata perché Pausa Café importa via terra, senza intermediazioni, il grano tenero dell’Ucraina, riconoscendo a piccoli produttori agricoli della regione di Leopoli – che hanno difficoltà a vendere il loro raccolto per il crollo delle quotazioni seguito all’inizio della guerra – un prezzo leggermente superiore a quello di mercato.

Il grano è macinato a pietra e trasformato in farina di tipo 1 presso il Molino Grassi di Parma, la farina viene quindi usata per produrre pane e grissini presso il panificio alla Casa di Reclusione “San Michele” di Alessandria. Qui la panificazione avviene artigianalmente, utilizzando lievito madre e cottura in forno a legna, offrendo una concreta opportunità di inclusione lavorativa ai detenuti. Infine, Nova Coop mette a disposizione la sua rete commerciale.

Per ogni confezione venduta di “Farina, Pane e Grissini per la Pace”, 30 centesimi di euro saranno destinati da Nova Coop all’acquisto di sementi e attrezzature agricole, che permetteranno di garantire le risorse necessarie per realizzare la prossima semina e mettere in sicurezza la campagna agraria 2023. Già oggi una parte delle risorse che saranno raccolte nel corso del prossimo anno sono state anticipate da Pausa Cafè agli agricoltori di Leopoli e convertite in 30 tonnellate di sementi di grano e foraggio, distribuite a 72 famiglie.

I semi del grano garantiranno una nuova semina del frumento e quindi il prossimo raccolto, mentre quelli del foraggio serviranno a produrre l’alimentazione per i capi di bestiame che assicurano il latte ad alcune migliaia di famiglie. Con questo contributo si stima che il prossimo anno verrà prodotto un raccolto di 200-250 tonnellate di grano tenero e sarà possibile assicurare l’equivalente di prodotti panificati per un mese a circa 30mila famiglie ucraine.

L’avvio del progetto “Bread for Peace” ha inoltre permesso, in Italia, l’inserimento di quattro nuove persone nella linea di produzione di panificati all’interno del carcere di Alessandria, in affiancamento alle quattro già presenti.

Le confezioni di farina da 1 chilogrammo e di grissini stirati artigianali saranno vendute in tutti i negozi Nova Coop. Il pane artigianale preparato con lievito madre sarà disponibile negli ipermercati, a Fiorfood e in una selezione di supermercati e superstore Coop.

«Con questo progetto sosteniamo la popolazione ucraina concentrandoci sull’inclusione alimentare, un argomento che è al centro anche di molte delle iniziative sociali di cui Nova Coop si fa promotrice, grazie all’impegno e alla collaborazione dei nostri soci, sul proprio territorio d’insediamento, perché rappresenta una delle sfide più importanti per costruire un mondo davvero sostenibile per tutte e tutti», dichiara Carlo Ghisoni, direttore politiche sociali di Nova Coop. «Sull’Ucraina prosegue così un impegno che ci ha visti coinvolti in diverse iniziative in soccorso della popolazione locale, nella prima fase del conflitto per portare aiuti agli sfollati direttamente ai confini del Paese, nella seconda per supportare la macchina torinese dell’accoglienza dei rifugiati e ora a fianco delle comunità agricole locali per difendere la loro capacità produttiva, gravemente danneggiata dalla guerra».