I buoni pasto elettronici sono la versione digitale del più conosciuto formato cartaceo. Si presentano come tessere dotate di bande magnetiche sulle quali viene accreditato direttamente l’importo totale dei ticket spettanti al dipendente (che varia a seconda degli accordi aziendali ed è deciso dal datore di lavoro) e sono leggibili attraverso un apposito terminale POS. I buoni pasto elettronici possono essere caricati, anziché su una card, anche su un conto utilizzabile tramite un’app, che consente di effettuare i pagamenti direttamente dallo smartphone. L’app ha anche il vantaggio di avere sempre sottomano le informazioni aggiornate sulle proprie transazioni, di mostrare quali sono gli esercizi che accettano i buoni nelle vicinanze, oltre che consentire di poter uscire con il solo cellulare in tasca, senza necessità di carte o portafogli.

Possiamo dire che al giorno d’oggi il sistema digitale è più che consolidato, i vecchi “ticket” cartacei stanno man mano lasciando il posto ai loro corrispettivi digitali. Che possono essere utilizzati in vari modi: in bar e ristoranti, ma anche nei supermercati e negli e-commerce che aderiscono al circuito.


Non solo in pausa pranzo: i buoni pasti elettronici anche per la spesa

Da alcuni anni a questa parte, molto è cambiato in termini di gestione dei buoni pasto elettronici. Affiancandosi al sistema cartaceo, sono ormai molto utilizzati anche all'interno della grande distribuzione organizzata. Supermercati, alimentari, ipermercati, piccoli negozi di alimentari, sia che vendano prodotti freschi che confezionati: sono molti gli esercizi che li accettano come forma di pagamento sulla spesa alimentare. Del resto, il buono pasto è pensato per essere un servizio sostitutivo di mensa e la possibilità di utilizzarlo in varie tipologie di esercizi commerciali convenzionati lo rende uno strumento flessibile. In questo modo è ormai considerato una vera e propria risorsa per potenziare il potere d’acquisto delle famiglie.

Il ticket elettronico può essere speso per acquistare alimenti e bevande, anche al di fuori della giornata lavorativa. È possibile, inoltre, spendere fino a 8 buoni pasto contemporaneamente per un’unica spesa. I ticket sono personali e non possono essere ceduti né ai colleghi né ai familiari.

Inoltre, di regola, i buoni pasto devono essere utilizzati esclusivamente per l’acquisto di alimenti e bevande di un dipendente.

Inoltre, sono utilizzabili esclusivamente per l’intero valore facciale: ciò significa che chi non spende tutto il buono non può pretendere il resto in denaro e, allo stesso tempo, non potrà usare il valore residuo per altre occasioni.


I vantaggi fiscali

La preferenza verso i buoni pasto elettronici, oltre che legata alla loro praticità d’uso, è anche dovuta alle agevolazioni fiscali. La tassazione prevista per il circuito digitale è infatti più vantaggiosa rispetto al sistema cartaceo. Infatti, i buoni in formato elettronico sono incentivati per la loro naturale trasparenza fiscale e, come disposto dalla Legge di Bilancio 2020, per i datori di lavoro che li utilizzeranno e per gli esercenti che si adegueranno al pagamento con POS i ticket elettronici sono esentasse per l’importo massimo di 8 euro (a differenza del massimo importo di 4 euro per i buoni cartacei).