Nei mesi di lockdown La Linea Verde non si è mai fermata, continuando a produrre negli stabilimenti italiani ed esteri e proseguendo le attività di export in tutta Europa. “Non è stato facile riorganizzare la produzione e la logistica, abbiamo dovuto reinventare il nostro modo di pensare – spiega Domenico Battagliola, amministratore delegato La Linea Verde e cuore e mente del coordinamento produttivo e logistico internazionale del Gruppo – Essendo la nostra un’azienda alimentare, eravamo, e siamo, rispetto ad altre filiere sicuramente avvantaggiati dalle nostre regole e dalle discipline che prevedono il rispetto dell’igiene”.

La Linea Verde ha costituito immediatamente un’unità di crisi “per vincere in squadra”, come precisa Battagliola. “Nei nostri sette stabilimenti attivi in Europa lavorano 1.600 famiglie a cui abbiamo potuto dare continuità e sicurezza proseguendo senza stop l’attività produttiva”. Basti pensare che i protocolli messi a punto nell’headquarter bresciano, in piena zona rossa, e poi esportati negli altri siti del Gruppo La Linea Verde, hanno fatto sì che si siano verificati solo cinque casi di contagio complessivi, tutti portati dall’esterno e neanche uno avvenuto all’interno delle sedi. “Abbiamo spesso anticipato nei nostri stabilimenti – sottolinea Battagliola – quelle che poi vedevamo diventare le istruzioni di buona condotta comunicate dai vari paesi in cui siamo operativi, Italia, Spagna, Francia, Serbia, Macedonia”.

La filiera, quindi, è rimasta attiva e la logistica ha giocato un ruolo importantissimo: “Ha richiesto impegno e pianificazione capillare arrivare a consegnare in tutta Europa in una situazione che vedeva confini nazionali chiusi e lunghi viaggi da organizzare per raggiungere i nostri clienti in tutta Europa. Ci siamo riusciti e siamo molto orgogliosi dei messaggi di sostegno e complimenti che abbiamo ricevuto da molti nostri partner esteri”.

“Usciremo dalla crisi più forti – conclude Battagliola – perché nonostante ci siamo trovati ad affrontare una situazione senza precedenti, abbiamo raggiunto con successo tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati: mantenere viva la filiera, onorare i contratti nazionali e internazionali, garantire alle nostre persone il loro lavoro e consegnare puntualmente in paesi molto distanti”.