“All’insegna dell’eccellenza” è il sottotitolo e l’obiettivo di Metro Exhibition 2007, l’evento realizzato da Metro Italia all’interno di Host, il Salone internazionale dell’ospitalità professionale, che dopo il successo ottenuto dalla prima edizione si propone di soddisfare appieno le nuove aspettative suscitate negli stakeholder.

«Dal primo esperimento di due anni fa, Metro Exhibition 2007 ha raccolto la sfida di migliorarsi ulteriormente, andando a consolidare le relazioni instaurate con i visitatori della prima edizione – ha affermato Mario Maiocchi, presidente di Metro Italia -. Il focus della manifestazione è la specificità della nostra offerta, nella sua integrità di partnership, soluzioni integrate, innovazione di prodotto e di servizio, formazione e consulenza».

Metro Exhibition è il risultato di una felice intuizione, trasformatasi in un grande progetto finalizzato a “far toccare con mano” ai diversi interlocutori (gli stakeholder) la dimensione globale dell’azienda. I 60.000 visitatori del 2005 hanno evidentemente colto la portata strategica e relazionale dell’iniziativa, che si pone quale punto di incontro e di crescita tra l’azienda, i clienti e i fornitori.

«L’edizione 2007 di Metro Exhibition è stata impostata su criteri di eccellenza realizzando una manifestazione su misura, curata nel minimo dettaglio – ha ribadito Gaetano Gasperini, direttore acquisti non-food di Metro Italia, nonché responsabile del progetto Metro Exhibition -. I cambiamenti principali riguardano l’ampliamento della superficie espositiva che arriva a 20.000 mq e una diversa articolazione e ampiezza dell’offerta di ristorazione. L’obiettivo è di superare le 80.000 presenze».

Il network in cui rientra Metro Italia, “il gruppo distributivo più internazionale del mondo”, è alla base di un’offerta senza concorrenti per qualità (la capacità di individuare tendenze emergenti e di restituire un feedback veloce), ampiezza di gamma (52 tipi diversi di mele, per fare un esempio) difficilmente percepibile all’interno dei punti vendita, continuità nella fornitura del prodotto (come nel caso del tartufo) e ampia varietà di referenze tipiche regionali.

«Il ristorante italiano è il primo della ristorazione “etnica” in Europa, per cui la domanda di prodotti made in Italy è elevata nei nostri punti vendita di altri paesi – ha sottolineato Filippo Fabbri, direttore acquisti food di Metro Italia -. Grazie allo scambio di informazioni all’interno del network, Metro sta letteralmente spingendo l’esportazione dei prodotti tipici locali di numerose piccole e medie imprese italiane, verso i mercati europei».

Sul fronte dei “valori intangibili” Metro è tanto impegnata verso l’esterno, nell’attività di consulenza promossa nei confronti del dettaglio tradizionale con il lancio del progetto “Commercio Indipendente”, quanto al suo interno attraverso un rilevante investimento nella formazione delle risorse.

«Per un’azienda di servizi il prodotto è anche la relazione con il cliente, nella fattispecie professionale, che richiede quindi un interlocutore della migliore qualità – ha evidenziato Giuseppe Truglia, direttore risorse umane di Metro Italia -. Negli ultimi tre anni abbiamo raddoppiato il tempo dedicato alla formazione del personale passando da 50.000 a 100.000 ore all’anno, a partire da un “pacchetto” minimo di dodici ore annue per ogni addetto, compreso il personale di cassa».

Metro Italia punta forte sulla crescita del “capitale umano” anche attraverso la realizzazione di progetti focalizzati sul personale, tra i quali Metro Family (un case history che verrà presentato a Metro Exhibition) e un programma di formazione sulla sicurezza interna che si propone di azzerare gli infortuni.