Il Cda di Campari ha recentemente approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2006. Positivi i risultati del Gruppo, grazie al contributo delle recenti acquisizioni (Glen Grant e Teruzzi & Puthod), dei nuovi brand in distribuzione (Jack Daniel’s, portafoglio di C&c e Midori) e della crescita organica.

Nel primo semestre di quest'anno, in particolare, le vendite del Gruppo sono state pari a 417,8 milioni di euro, in crescita del 14,8% (+12,2% a cambi costanti). La variazione complessiva delle vendite consolidate è stata generata da una crescita organica del 2,5% e da un impatto positivo dei cambi del 2,6%.

La crescita esterna, pari al 9,8%, è stata determinata dalle recenti acquisizioni (lo Scotch whisky Glen Grant e i vini Teruzzi & Puthod) e dai brand di terzi oggetto dei nuovi accordi di distribuzione (il portafoglio spirit di C&c sui mercati statunitense e brasiliano, Jack Daniel’s e gli altri brand di Brown-forman sul mercato italiano, il liquore Midori e Martin Miller’s Gin sul mercato statunitense).

Il segmento spirit, che rappresenta il 70,2% del fatturato, ha registrato una variazione positiva delle vendite del 20,6%, determinata da una crescita organica del 3,7%, da un impatto positivo dei cambi del 3,7% e da una crescita esterna positiva del 13,3%. La crescita esterna è stata generata dai neo-acquisiti Scotch whisky Glen Grant, Old Smuggler e Braemar, e dai nuovi accordi distributivi, tra cui, in particolare, quelli relativi al portafoglio spirit di C&c sui mercati statunitense e brasiliano, al whisky Jack Daniel’s sul mercato italiano e al liquore Midori sul mercato statunitense.

Il brand Campari ha registrato un decremento del 6,7% a cambi costanti (-4,6% a cambi effettivi), a causa di un rallentamento delle vendite nel secondo trimestre, volto a ridurre gli stock nei canali distributivi in vista dell’introduzione del nuovo packaging. Le vendite di Skyy Vodka hanno registrato una crescita del 12,9% a cambi costanti (+17,9% a cambi effettivi), grazie a un positivo andamento sia negli Stati Uniti (+12,3% a cambi costanti) sia nei mercati internazionali (+17,9%).

Con riferimento alle altre marche principali, il segmento spirit ha beneficiato dell’andamento decisamente positivo di Aperol (+23,2%), Ouzo 12 (+13,8%) e dei brand brasiliani (+10,4% a cambi costanti); Campari Soda e Cynar hanno chiuso il primo semestre 2006 in calo rispettivamente del 1,7% e 12,9% a cambi costanti. Relativamente ai brand in licenza, si segnala il positivo andamento degli Scotch whisky (+12,6% a cambi costanti), di tequila 1800 (+9,2% a cambi costanti) e di Jàgermeister (+5,3% a cambi costanti).

Il segmento wine, pari al 11,4% del fatturato, ha registrato una crescita del 3,9%, determinata da una variazione organica negativa del 0,8%, da un impatto positivo dei cambi del 0,8% e da una crescita esterna del 3,9%, generata dalla neo-acquisita Teruzzi & Puthod. L’andamento positivo del segmento è stato trainato dagli spumanti Cinzano (+15,7%) e dai vini Sella & Mosca (+3,5%), mentre i vermouth Cinzano hanno riportato una diminuzione del 9,1% a cambi costanti.

Relativamente agli altri marchi del Gruppo, le vendite hanno registrato una crescita per Mondoro e una contrazione per Riccadonna. Le vendite di soft drink, pari al 17,2% del fatturato e realizzate quasi interamente sul mercato italiano, evidenziano l’andamento positivo di Crodino (+3,3%) e della marca di terzi Lipton Ice Tea (+1,4%). La gamma delle bevande gassate ha chiuso il primo semestre in calo del 3,4%.

Relativamente alla ripartizione geografica, le vendite del primo semestre 2006 sul mercato italiano, pari al 46,5% delle vendite, hanno registrato una crescita del 4,6%. L’italia ha beneficiato del positivo contributo della crescita esterna (+4,8%), derivante principalmente da Glen Grant e dalla distribuzione di Jack Daniel’s e degli altri brand di Brown-forman, iniziata a maggio 2005; il business organico ha registrato un calo delle vendite del 0,2%. Le vendite in Europa, pari al 16,6% delle vendite consolidate, hanno segnato una crescita del 7,9%, determinata interamente dalla crescita esterna (+9,1%), generata principalmente dai nuovi brand (Glen Grant e Teruzzi & Puthod). Per quanto riguarda l’area Americhe, le cui vendite sono pari al 32,9% del totale, il mercato Usa ha registrato una crescita organica del 10,5%, una crescita esterna del 28,0% e un effetto cambi positivo del 5,1%. In Brasile le vendite hanno registrato una crescita organica del 3,7% a cambi costanti, un effetto cambi positivo del 23,4% e un impatto negativo a livello di crescita esterna del 0,9%. L’area resto del mondo (che include anche le vendite duty free), pari al 4,0% del fatturato totale, è cresciuta complessivamente del 14,0%, trainata da una crescita organica del 9,4%.