Il Gruppo Gabrielli archivia un 2018 col segno più, segnato da un ulteriore andamento positivo delle vendite che si attestano attorno ai 786 milioni di euro con un incremento pari a +2,8% rispetto all'anno precedente. Il risultato di esercizio fa registrare un utile netto superiore ai 16 milioni di euro.

Le performance economiche positive sono state eguagliate anche dalle iniziative collaterali, volte a migliorare, mantenere e tutelare tutti quegli asset strategici per garantire una crescita sostenibile di lungo periodo.

Gli indici che misurano e fotografano l'andamento brillante della Magazzini Gabrielli sono rendicontati nell'ultimo Bilancio Sociale, Edizione 2018, un documento che da alcuni anni l'azienda emette per mantenere fede alla trasparenza verso gli stakeholder e misurare l'efficienza e l'efficacia delle strategie e delle azioni messe in campo per rafforzare il livello di soddisfazione dei bisogni dei propri clienti.

Nel 2018, ammontano a 217 i punti di vendita complessivi dislocati nelle regioni Marche, Abruzzo, Umbria, Molise e Lazio (21 Oasi, 91 Tigre e 105 Tigre Amico), con un coinvolgimento di 3.488 collaboratori e 1.630 fornitori. Degne di nota sono le performance economiche legate al fatturato complessivo realizzato con i fornitori locali di merce pari a 83,7 milioni di euro, +5,7% rispetto al 2017. Con i fornitori locali di servizi, l'indotto ammonta a 24,9 milioni di euro, di cui 2,5 milioni di euro destinati ai servizi pubblicitari, 2,6 milioni di euro di manutenzioni e 4,8 di euro per spese di trasporto.

Il cuore della mission aziendale esprime immediatamente l'importanza che le persone hanno per Magazzini Gabrielli, in quanto sono considerate un asset strategico. Il rapporto instaurato e il clima di lavoro hanno permesso all’azienda di essere inserita nella speciale classifica delle 400 imprese più ambite per lavorare redatta da una società indipendente di ricerche statistiche in collaborazione con il settimanale Panorama. A rafforzare il rapporto e la valorizzazione riservata al capitale umano, vanno implementandosi le ore di formazione che accompagnano le persone sin dal primo giorno in azienda. L'Academy Gabrielli nasce, infatti, come risposta al bisogno di assecondare l'evoluzione del ruolo della formazione. Ammontano a 29882 (+9,6% rispetto al 2017) le ore complessive così ripartite: 24.390 per la formazione tecnica, 883 per quella destinata alla cultura del lavoro e 4609 per gli aspetti gestionali.

«I dati sono assolutamente positivi. Sicuramente oltre la media del nostro settore. Siamo cresciuti del 3% con un tasso di crescita di questo tipo. Abbiamo chiuso con uno sviluppo non solo della rete di vendita ma anche di ricavi lordi sui punti vendita perché siamo cresciuti di un punto e cinquanta rispetto a pari perimetro negozi - ha dichiarato l'amministratore delegato, Mauro Carbonetti - L'affiliazione merita una menzione particolare in quanto, anche l'anno passato, abbiamo fatto un salto ulteriore aprendo 5 nuovi affiliati. Il franchising si conferma un canale strategico su cui l'azienda continua a credere: la nostra politica commerciale è molto apprezzata e ci fa ben sperare per il futuro rispetto ad un ulteriore incremento di questo settore. La formazione per noi è diventata un asset fondamentale per essere al passo con le richieste del mercato e dei bisogni dei nostri clienti. Per fronteggiare ciò supportiamo costantemente i nostri collaboratori sia dal punto di vista formativo che professionale per integrare le competenze acquisite sul campo. Non è solo la tecnologia ad avere un ruolo predominante in futuro ma anche la competizione che è completamente cambiata e che necessita di una flessibilità che prima era meno impattante. Abbiamo istituito da un paio d'anni l'Accademy Gabrielli dove svolgiamo aggiornamento di attività professionali ma anche di formazione per migliorare le skills personali dei nostri collaboratori. Inoltre impostiamo la formazione anche in relazione ai nuovi contenitori social per capire come essere pertinenti. Siamo molto attivi con attività in aula, formazione a distanza e collaborazione con gruppi integrati tra clienti e dipendenti o collaboratori stessi».