La gastronomia italiana, in modo particolare quella di qualità, presenta un gran potenziale ed è in forte sviluppo sia sui mercati domestici che su quelli internazionali. Proprio sulla base di queste convinzioni nel 2005 è nato Gruppo Fini, che fa capo al fondo di private equity L Capital, del quale è sponsor il gruppo LVMH.

Gli obiettivi sono chiari e ambiziosi - come arrivare a un fatturato congiunto nel 2008 di circa 100 milioni di euro - e il programma di sviluppo è molto intenso.

Dopo aver investito nel 2006 3,5 milioni di euro - il 75% dei quali destinati a Conserve della Nonna, prima azienda acquisita dal Gruppo Fini nel giugno 2005 - per adeguare e ampliare gli stabilimenti e ottimizzare la produzione, il 2007 vede Fini come protagonista. Si sta infatti puntando sul rilancio di questo brand storico della gastronomia italiana, acquisito lo scorso giugno, che oggi occupa la terza posizione del mercato, dietro a due grandi nomi nazionali come Rana e Buitoni.

Gli investimenti previsti dal gruppo per quest’anno - 11,5 milioni di euro - saranno quindi in gran parte utilizzati per il rilancio del marchio, che dal 18 marzo è anche tornato in comunicazione. Sulle principali reti nazionali e nei cinema sono infatti on air due spot da 15” e 30”, dal linguaggio innovativo che vuole veicolare tutti i valori di qualità e tradizione insiti nel marchio presentandoli però in un mondo contemporaneo. Si tratta di una comunicazione in un certo senso istituzionale, in quanto inizialmente viene delineato il marchio Fini per poi concentrarsi sulle due proposte lanciate all’inizio dell’anno.

Il rilancio di Fini è infatti stato accompagnato dall’inserimento sul mercato di nuove referenze: le paste fresche ripiene Fini Gran Classici all’inizio del 2007 e, novità dei giorni scorsi, gli Spadellabili, una nuova linea composta per ora da quattro referenze di tortellini ripieni da cuocere direttamente in padella.

Novità proposte dopo un’accurata rivisitazione delle ricette, focalizzandosi in modo particolare sulla qualità e sugli altri elementi caratteristici del prodotto, come una sfoglia molto sottile, una percentuale di ripieno adeguata al peso del tortellino e ingredienti selezionati.

L’espansione nelle regioni meridionali - attraverso l’attivazione di una struttura di concessionarie - e l’internazionalizzazione sono invece le principali strategie messe a punto per la crescita del brand Le Conserve della Nonna. Nonostante al momento esporti solo l’8% del fatturato totale, ha infatti un buon potenziale di crescita e si sta lavorando soprattutto sull’export verso Francia, Gran Bretagna, dove la gastronomia italiana sta crescendo, e il mercato statunitense.

Altri progetti futuri del Gruppo Fini riguarderanno infine il canale horeca e in modo particolare il mondo della ristorazione veloce, soprattutto quella presente all’interno dei centri commerciali.