Ormai è ufficiale. I Chupa Chups, i lecca-lecca più famosi del mondo, diventano italiani. Il gruppo Perfetti Van Melle ha acquistato infatti l'azienda che produce il celebre marchio dolciario, di proprietà della famiglia catalana Bernat. Il quotidiano catalano La Vanguardia stima che l'operazione si aggiri sui 400 milioni di euro (cifra non confermata dai diretti interessati).

Secondo l'accordo raggiunto, la multinazionale italiana - che per quest'anno si attende un fatturato da 1,5 miliardi - comprerà il 100% del gruppo spagnolo «allo scopo di rafforzare la posizione di leadership delle sue marche, Chupa Chups e Smint».

Dopo la vendita, Chupa Chups ha comunicato che la sua sede centrale resterà in Catalogna e le principali fabbriche in Spagna. E ha anche confermato il programma di investimenti per 25 milioni di euro, annunciato lo scorso settembre, per la creazione di un nuovo impianto a Sant Esteve Sesrovieres.

Fondata nel 1958, Chupa Chups prende il nome dalla parola «chupar» - succhiare in spagnolo - mentre il suo logo a forma di fiore porta la sigla del vulcanico artista Salvador Dalí. Con 1.600 addetti a livello globale, Chupa Chups nel 2004 il gruppo ha realizzato un fatturato da 264 milioni. Ma è stata la legge antifumo, entrata in vigore il primo gennaio scorso in Spagna, a spingere le vendite dei coloratissimi lecca-lecca a forma di pallina: nei primi cinque mesi del 2006 ne sono stati venduti 8 milioni di più rispetto allo stesso periodo del 2005.

«L'acquisizione di questa affermata realtà internazionale - ha dichiarato Augusto Perfetti - rappresenta un rafforzamento significativo della nostra posizione tra i primi gruppi mondiali nel settore confectionery e, in particolare, ci consente di diversificare ulteriormente il nostro business nel settore delle caramelle».

Per Xavier Bernat, presidente di Chupa Chups, questa operazione «rafforza la competitività del gruppo e assicura un futuro di crescita e di successo per i nostri marchi Chupa Chups e Smint, i nostri collaboratori e le nostre unità produttive».