Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 19 Aprile 2024 - ore 17:30
Anche se per parlare di ripresa bisognerà attendere il 2022, il mercato ha ancora molto da offrire. Lo spiega Scenari Immobiliari.
La cessione di attività non centrali e la specializzazione nel lattiero-caseario disegnano la strategia, anche in fatto di acquisizioni.
La concentrazione sale, mentre i margini e il Roi diminuiscono. Il sistema regge, ma lo sforzo delle imprese aumenta.
L'indagine annuale di Mediobanca analizza le performance, anche previsionali, del sistema distributivo. Il canale più solido rimane il discount, seguito dal super e dal drugstore.
La storica azienda sarda F.lli Ibba acquisisce la totalità delle quote societarie di Supermercati Gieffe e una partecipazione nella società Scs, che gestisce il marchio Despar in Sardegna.
Sei insegne su 22 registrano almeno il 90% di clienti appagati: Iper (la grande I), Esselunga, CoopFi, Ipercoop, Eurospin e Aldi.
Cento anni e non sentirli: infatti l'azienda altoatesina si dimostra una fucina di innovazioni. Parla Sven Rossi.
Il normal trade ha consolidato la crescita e i discount hanno raggiunto i supermercati nella redditività: due evidenze che sorprendono.
Le vendite a valore nella Gdo e nel canale drug registreranno un calo del 3,1 per cento, con una flessione dei volumi del 2,6 per cento.
Molti piccoli esercenti la guardano con sospetto, ma si tratta di un'opportunità, come spiega Alessandro Mastropasqua di Custom.
Il prezzo e poi la qualità e la relazione con il cliente: questo è quello che cercano gli italiani al supermercato secondo Dunnhumby.
Uno dei fiori all’occhiello è la collaborazione con Plastic Bank, società canadese fondata, nel 2019, dall’attuale Ceo David Katz per dare valore alla plastica, che viene utilizzata come moneta di scambio nei Paesi poveri e così ritirata dall'ecosistema.
Il nuovo supermercato di Quarto, il secondo della cittadina e il decimo per l’insegna di proprietà di Multicedi, si estende su una superficie di vendita di oltre 1000 mq, dispone di 8 casse e impiega 30 dipendenti.
A scrivere un bilancio, decisamente lusinghiero e differente, è stato in larga parte il Covid. Ecco perché.