Nel 2006 gli acquisti delle famiglie italiane dei prodotti agroalimentari a denominazione d’origine hanno registrato un incremento di 2,2 punti percentuali. Il valore alla produzione si attesta così a circa 4,6 miliardi di euro e il fatturato al consumo si avvicina ai 9,3 miliardi di euro. Gli acquisti si concentrano per il 65,5% nel canale della gdo.

Questo, in sintesi, il quadro rilevato dalla Cia – Confederazione italiana agricoltori, che sottolinea come gli alimenti Dop, Igp e Stg, nonostante rappresentino ancora una nicchia del totale mercato food, rappresentino il made in Italy nel mondo.

I formaggi (+6,7%), i salumi (+5,4%), i prosciutti (+3,6%) e gli oli d’oliva extravergini (+2,5%) hanno registrato le crescite più significative. Per quanto riguarda le singole categorie di prodotti tipici a denominazione d’origine la spesa è così ripartita: 65% formaggi, 16% salumi, 18,4% vini e 0,3% gli altri (ortofrutticoli, pane e miele).

Tra i formaggi più acquistati troviamo il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano e la mozzarella di bufala campana, mentre tra le carni le migliori performance sono state registrate dal Prosciutto di Parma, dal San Daniele e dallo speck dell’Alto Adige.