di Emanuele Scarci

Saltano i tappi degli spumanti italiani, in particolare di Prosecco. Nel 2021 si è stabilito il record storico con circa 750 milioni di bottiglie di Prosecco vendute, +22,5% sull’anno prima. 137 milioni di bottiglie in più. Si tratta delle 3 versioni del Prosecco: Doc, Superiore e Asolo. A completare un anno da sogno delle bollicine tricolori, anche 102 milioni di bottiglie di Asti Docg (+11%).

Un boom di proporzioni inattese che gli esperti spiegano come una voglia dei consumatori di ritorno alla convivialità. In Italia e all’estero. Infatti il 70% della produzione ha imboccato la via delle Alpi. Primo mercato gli Stati Uniti, seguiti da Regno Unito e Germania. Le vendite maggiori sono state realizzate nel canale della distribuzione moderna, ma anche in bar e ristoranti.

Sostenibilità e qualità

“Dopo dieci anni entusiasmanti - spiega il presidente del Consorzio del Prosecco Doc, Stefano Zanette - il nostro obiettivo è quello di consolidare il successo della Denominazione, il che significa progettare il futuro dell’intera filiera con uno sguardo attento ai consumatori, al territorio e alle sue comunità. A breve presenteremo quella che potremmo definire l’Agenda 2030 della Doc Prosecco”.

Dal suo canto, il presidente del Prosecco Superiore Elvira Bortolomiol (nella foto) sottolinea che la produzione è prossima al limite fisico di 106 milioni di bottiglie: ”Di più non si potrà produrre. Dunque il valore del prodotto sarà il tema del futuro. Le linee guida del nuovo programma saranno rese note alla fine di gennaio”.