di Claudia Scorza

Dopo un 2021 caratterizzato da numeri da record (+9,2%) per il settore della tecnologia di consumo, il 2022 si chiude con il segno negativo: secondo le rilevazioni Gfk, le vendite in Italia hanno visto una contrazione del -2,7% e il valore complessivo del mercato a fine anno si è attestato sui 17 miliardi di euro.

Confrontando, invece, i risultati del 2022 con quelli degli anni precedenti, il trend è ancora positivo: il mercato della tecnologia segna, infatti, un +6% a valore rispetto al 2020 e un +16% rispetto al 2019. Una crescita influenzata sicuramente anche dall’aumento generalizzato dei prezzi, vista l’inflazione italiana al +8,1% nel 2022.

Il confronto con il 2021 mette in luce anche delle differenze rispetto alle performance dei canali di vendita: se lo scorso anno era cresciuto soprattutto l’offline, nel 2022 le vendite effettuate sui canali tradizionali sono diminuite del -5,3%. Positivo, invece, il trend del canale online, che è cresciuto del +5,5% a valore nel corso dell’anno appena concluso, arrivando a pesare il 26,3% del mercato tech nel suo complesso (lo scorso anno valeva il 24,2%).

Se il comparto nel suo complesso rallenta, ci sono settori che hanno registrato un trend positivo. La crescita più significativa rispetto all’anno precedente è quella dell’home comfort (+25,3%), grazie alla performance molto positiva dei condizionatori che hanno beneficiato di un’estate molto calda, ma anche del bonus governativo per i prodotti con pompa di calore. In crescita rispetto al 2021, il piccolo elettrodomestico (+3,8%), il comparto photo (+5%) e la telefonia (+3,7%), che si conferma il settore più importante per fatturato, con un peso sul totale del 36% e registra una crescita a valore degli smartphone e dei wearable.

Inversione di tendenza, invece, per l’elettronica di consumo che, dopo la crescita importante registrata lo scorso anno (+35,9%) – dovuta anche agli effetti dello switch-off sulle vendite di TV – chiude il 2022 con una contrazione del -14,4%.

Effetto rimbalzo anche per l’information technology/office, che più di altri aveva beneficiato negli scorsi anni dell’impennata di acquisti legati agli effetti della pandemia su lavoro agile e la didattica da casa. Per questo comparto, il 2022 si chiude con una decrescita del -9,9%. Leggermente negativo anche il grande elettrodomestico, che segna -2,8% rispetto al 2021.