Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 26 Aprile 2024 - ore 16:00
L’insegna sceglie le due fiere dedicate al mondo del vino per presentare le novità legate ai brand Fior Fiore e Assieme.
Il programma One Veronafiere prevede, dal 2024 al 2026, un fatturato di 151,8 milioni di euro (+40% sul 2023), un Ebitda di 41 milioni (26,8%) e...
La moderna distribuzione flette anche sul reparto vini, ma le variazioni non sono drammatiche. Si spera nel rientro dell'inflazione.
Il vino italiano sarebbe in piena salute, se non dovesse fare i conti con l'inflazione, i costi energetici e la guerra.
Il vino nella distribuzione moderna chiude il 2021 con +2,1% a valore e -2,2 a volume, mentre le bollicine, trainate dal Prosecco, crescono a doppia cifra sia a valore, con +20,5%, sia a volume, con +18,1%. Preoccupano l’aumento dei prezzi, il potere di acquisto dei consumatori e il rallentamento della pandemia.
In pieno svolgimento il terzo evento organizzato da Veronafiere in attesa della 54ª edizione di Vinitaly, in programma dal 10 al 13 aprile 2022. Ecco le cifre chiave.
Nonostante l'aumento delle vendite nel primo quadrimestre, la domanda è cambiata e la distribuzione dovrà sostenere l'impatto.
L’elemento determinante del 2020 è stato l’andamento del Covid, con il corollario del telelavoro. Dopo la stabilizzazione del periodo estivo, le vendite hanno ripreso vigore in coincidenza della seconda ondata: +2,8% in ottobre e +6,7% nelle prime due settimane di novembre.
Secondo i dati elaborati da IRI per Vinitaly nel periodo tra il 1° gennaio e il 19 aprile 2020, le vendite crescono del 7,9% a volume e del 6,9% a valore. L’analisi tiene conto del fatto che i primi due mesi dell’anno non sono stati toccati dall’emergenza Covid19, a differenza di marzo e aprile.
Nei primi 3 mesi e mezzo dell’anno le vendite in Gdo hanno registrato una crescita a volume del 7,9 per cento. Manca l'apporto del fuori casa.
La decisione, presa ieri, 3 marzo, da Veronafiere, è naturalmente dovuta all’emergenza Coronavirus. In Francia si sposta Paris Franchise Expo. Ecco i pareri degli addetti ai lavori.
Il mercato interno evidenzia il primato della Gdo, dei prodotti a denominazione, biologici e a marchio del distributore. L'industria presenta ricavi in forte aumento, trascinati dall'export, che ha un peso del 54% sui fatturati. La classifica di Mediobanca ribadisce la preminenza dei colossi cooperativi.
Nonostante le vendite alimentari 2018 siano state piuttosto fiacche per la Gdo, i primi mesi dell'anno denotano un risveglio. Nel cibo e nel vino le preferenze del consumatore vanno ancora ai prodotti di fascia alta, specie a marchio del distributore, e biologici. Freschi e freschissimi sbancano il mercato del food.
La presentazione di Cibus Connect (Parma 10-11 aprile) è stata l'occasione per fare il punto sul settore. Le vendite oltre confine crescono del 3 per cento, un andamento che dovrebbe confermarsi anche nel 2019. Grandi opportunità derivano dai nuovi mercati emergenti.