In Europa l’obiettivo dell’etichettatura d’origine obbligatoria si allontana. In Italia al ddl etichettatura devono seguire risultati concreti”

“L'accordo politico raggiunto dal Consiglio dei ministri Ue degli Affari sociali, sanità e consumatori sull’etichettatura degli alimenti non è certo soddisfacente. L’iter dell’intesa non è ancora completo, e ci auguriamo che ci siano i margini per recuperare”.  

È questo il commento del presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini, in merito all'accordo raggiunto, in prima lettura, dal Consiglio Ue per la salute e i consumatori, sul regolamento relativo alle informazioni alimentari.

“Come già affermato in occasione della precedente approvazione del ddl etichettatura in sede nazionale - continua Gardini -  è importante capire che la strada da seguire in questa materia è quella dell’approccio armonizzato a livello europeo. È in Europa che si fanno le regole ed è lì che dobbiamo lavorare superando i nostri soliti problemi di quartiere perché qui non si tratta di ideologie ma di agricoltura e di economia”.  

“Sempre più si ha l’impressione che, in Italia, a volte sotto la spinta di demagogiche pressioni mediatiche, sul tema dell’etichettatura – aggiunge Gardini – si stiano tentando pericolose fughe in avanti. Siamo amareggiati per il fatto che mentre a Bruxelles si legifera e l’obiettivo dell’etichettatura d’origine obbligatoria si allontana, in Italia non perdiamo occasione per utilizzare la questione come argomento di scontro politico interno. Questo all’Europa non interessa e sono solo i nostri agricoltori a pagarne le spese”.

Secondo Fedagri occorre maggiore unità del mondo rappresentativo e politico in sede europea per iniziare a pesare di più nelle scelte del legislatore comunitario. E conclude Gardini: “Ciò non toglie che il ddl etichettatura abbia un significato politico apprezzabile, ma a questo devono seguire risultati concreti, facendo attenzione al fatto che una legislazione nazionale rigida, inserita nel contesto di una legislazione comunitaria più blanda, potrebbe causare seri problemi alle ditte italiane, costringendole a seguire regole che altri non hanno. Ci preme ribadire, infine, che i temi importanti per l’agricoltura sono molti e quello dell’etichettatura dell’origine è solo uno dei tanti”.