Nel periodo tra settembre 2008 e marzo 2009 in Italia i prezzi al consumo dell’alimentare lavorato sono diminuiti del 4,5%, nonostante l’export sia cresciuto del 10% rispetto al 2007. Sono i dati comunicati in occasione dell’assemblea annuale di Federalimentare, in cui è stato sottolineato come il comparto abbia reagito bene alla crisi, confermandosi il secondo settore produttivo italiano, con un fatturato di circa 120 miliardi di euro nel 2008.

Durante l’incontro, il presidente dell’associazione Gian Domenico Auricchio ha segnalato l’importanza del fatto che il consumatore continui a mostrarsi particolarmente fedele ai prodotti di marca, tanto da far segnare un incremento della spesa del 7%. Le industrie food italiane hanno infatti confermato l’importanza del sostegno al made in Italy in collaborazione con la gdo, per evitare di indurre il consumatore esclusivamente verso il sotto costo e le marche commerciali.

In ultimo, Auricchio ha evidenziato le priorità fondamentali per le industrie alimentari, parlando di sicurezza alimentare e tutela del consumatore. Il presidente ha auspicato infatti l’approvazione di norme meno gravose sulle tariffe dei controlli ufficiali e un sistema di regole di sicurezza unico che venga applicato senza variazioni in tutti i Paesi dell’Unione europea.