Il mercato della mozzarella di bufala campana Dop, come emerge dai dati forniti dal Consorzio Tutela, è caratterizzato da una singolare dinamicità, a dispetto di un quadro economico generale non troppo favorevole e di un momento non particolarmente facile per il settore agroalimentare italiano.

I dati messi a disposizione dal Consorzio, rivelano un trend in costante ascesa negli ultimi anni e, soprattutto, una crescita che riguarda tutti i possibili ambiti di sviluppo: produzione, vendita, fatturato ed export.

Nel 2006 la produzione della mozzarella di bufala campana Dop ha registrato un incremento del 12% rispetto all’anno precedente. I 130 caseifici che fanno parte del Consorzio - con i loro 1.830 allevamenti di bufale da latte - hanno prodotto ben 33.000 tonnellate di mozzarella, che si afferma, così, come il quarto formaggio Dop in Italia per volume di produzione.

La quantità dichiarata e venduta di mozzarella campana negli ultimi anni è quasi raddoppiata: da 18 milioni di kg nel 2000 è arrivata a 31,40 milioni di kg nel 2006.

La produzione è variamente ripartita tra le province d’origine: la zona di Caserta – Napoli compresa – ne produce il 60%, Salerno il 30%, il basso Lazio – compresa Foggia – il 10%.

Per quanto riguarda la commercializzazione, l’84% di mozzarella di bufala prodotta è destinata al mercato italiano, mentre il restante 16% viene esportato.

In crescita, inoltre, il fatturato complessivo, realizzato dai caseifici consorziati. Dal 2002 al 2005 le cifre sono rimaste pressoché invariate, attestandosi intorno ai 270-280 milioni di euro. Nel 2006 il fatturato è salito, arrivando a toccare i 300 milioni di euro.

Anche le esportazioni - con la Francia che si conferma primo mercato estero - hanno registrato un significativo incremento, passando dal 10% sul totale delle vendite nel 2000, al 16% nel 2005.