di Luca Salomone

Come non parlare di Action, visto che si tratta del retailer internazionale non alimentare a più alta crescita? E, infatti, il discounter olandese, dopo il +27% messo a segno nei primi nove mesi dell’anno, chiude il 2022 con una variazione di bilancio del 30 per cento e si posiziona, per un soffio, sotto i 9 miliardi di euro, a 8,9 miliardi di fatturato netto per essere precisi, come riporta il giornale belga Gondola.

Duecentottanta nuove aperture

Nel corso dell’anno la catena ha realizzato, in Europa, 280 nuove aperture raggiungendo, continua la fonte, un totale di 2.263, con un’accelerata veramente incredibile rispetto a gennaio-settembre, quando gli opening erano stati ‘solo’ 150.

È stato anche raggiunto, grazie all’ingresso in Spagna (8 febbraio 2022), il traguardo simbolico delle 10 nazioni: oltre al Paese citato e a quello nativo il marchio opera in Germania, Austria, Belgio, Lussemburgo, Francia, Polonia e Repubblica Ceca.

In marzo, poi, è programmato l’atterraggio in Slovacchia, nella capitale Bratislava, città con quasi mezzo milione di abitanti.

L'Italia fa ventotto

Non solo: come già scritto (leggi altro articolo di Distribuzione moderna) proprio quest’anno Action festeggia un’altra tappa molto importante, quella dei 30 anni dalla partenza, avvenuta nel 1993 con il primo negozio di Enkuizen, nella parte settentrionale dei Paesi Bassi. Undici anni dopo, nel 2014, la rete era di 500 discount, che diventavano 750 nel 2016 e 1.500 nel 2019, per arrivare alla cifra attuale che vuol dire 12 milioni di consumatori più altri 8 su Action.com.

In Italia il marchio, come tutti sanno, è sbarcato ad aprile 2021 e ha raggiunto attualmente i 28 negozi, concentrati nelle aree Nielsen 1 e 2. Ma è già in programma l'espansione verso il Centro.