di Luca Salomone

Nella lunga e complessa vicenda del gruppo belga, Louis Delhaize, che ha annunciato, in marzo, la volontà di cedere tutta la rete diretta a imprenditori affiliati, si inserisce il compatriota Colruyt (10,8 miliardi di euro di fatturato consolidato), che rileverà 57 supermercati, con le insegne Match e Smatch, di cui 7 affiliati.

La rete del compratore ammontava, al 31 marzo 2023, a 774 punti vendita diretti, 576 in franchising e 321 clicca e ritira. La transazione si concluderà durante il prossimo anno.

La mappa delle cessioni

La notizia ha destato stupore visto che, per la prima volta, una vendita tanto corposa riguarda il territorio del Belgio.

Infatti, in precedenza, ai primi di luglio, Delhaize ha passato, a Carrefour, 128 insediamenti Cora e Match in Francia (più Cora Romania) e pochi giorni dopo, in Lussemburgo, ha girato a Leclerc due iper Cora e 25 supermercati Match e Smatch.

Del resto, l’operazione era annunciata, visto che i due marchi, oggetto del patto con Colruyt, versano, da tempo, in difficoltà: già nel 2019 si sono registrate 15 chiusure, alle quali si sono poi sommati gli effetti del Covid.

Due marchi ridotti all'osso

Lo stesso gruppo Delhaize ha ammesso, in una nota, l’impossibilità di ritrovare, per Match e Smatch, un giusto equilibrio contabile, senza procedere a un piano di rilancio che, se attuato in modo profondo, avrebbe avuto bisogno di risorse finanziarie complementari e, probabilmente, esterne.

A questo punto le due reti sono ridotte al lumicino, con 27 punti vendita residui, mentre in ballo c’è il destino di poco meno di 1.100 lavoratori: 690 persone, secondo la stampa locale, dovrebbero perdere il posto.

Da un conto molto approssimativo, su fonti ufficiose, si ricava che, prima della crisi, Match e Smatch avevano 270 indirizzi, tra Benelux e Francia.

Nel frattempo, sempre in Belgio, è in atto un serrato confronto fra le varie parti in causa, sul processo di transizione dei 128 negozi diretti: Delhaize, circa due settimane fa, il 9 settembre, ha reso noto di avere girato, agli affiliati, il 25% del totale e di essere dunque a un quarto dell’opera. La triste saga continua…

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