da Luca Salomone

Cercare o implementare nuove fonti energetiche, possibilmente rinnovabili, è cosa buona e giusta, ma bisogna anche risparmiare o, meglio, ripartire dal risparmio.

Sembra ovvio ma non lo è affatto, visto che, anche questo, è uno dei temi del più ampio capitolo della sostenibilità, nonché una delle dure lezioni impartite dalla rincorsa delle materie prime petrolifere e dalla guerra Russo-Ucraina.

I nomi dei firmatari

E così la Gdo francese ha stipulato il ‘Patto di sobrietà energetica’ al quale hanno aderito praticamente tutte le associazioni di settore e le maggiori catene, nazionali e internazionali, operanti sul suolo dell’Esagono: i firmatari sono Michel-Edouard Leclerc (E.Leclerc), Alexandre Bompard (Carrefour), Dominique Schelcher (Système U), Vincent Bronsard (Intermarché e Netto), Philippe Brochard (Auchan), Tina Schuler (Casino), Cécile Guillou (Franprix), Guillaume Sénéclauze (Monoprix), Friedrich Fuchs (Lidl), Cathy Collart Geiger (Picard).

A coordinare l’intesa è Périfem, associazione tematica di secondo livello che ha, per scopo, di incentivare pratiche distributive sempre più responsabili.

Le linee guida

Il codice di comportamento, ovviamente su base volontaria, sarà applicato dal 15 ottobre. Queste le azioni: spegnere sempre le insegne luminose alla chiusura del punto vendita; ottimizzare la riduzione della luce con un abbassamento del 50% in assenza del pubblico e del 30% in presenza; rinunciare parzialmente, per quanto possibile, alla climatizzazione durante la notte; limitare la temperatura interna entro i 17 gradi nelle ore di punta.

Il patto, sottolinea Périfem, servirà a porre un primo argine alla crisi energetica prevista per l’autunno e metterà un freno ai consumi eccessivi specialmente nelle fasce dalle 8 alle 12 e dalle 18 alle 20. Tanto più che, come calcola l’associazione, già prima dei rincari, la bolletta energetica della Gdo arrivava a drenare il 30% dei profitti del retail alimentare.

«Il protocollo, che sarà formalizzato definitivamente - sia per i punti vendita sia per i centri commerciali - martedì 26 luglio, si inscrive naturalmente in un più ampio discorso di sostenibilità e cambierà in modo profondo le nostre abitudini di consumo – commenta Thierry Cotillard, presidente di Périfem -. Il commercio al dettaglio ha intrapreso da tempo un percorso di miglioramento delle proprie pratiche e dunque anche questa novità sarà coerente con i programmi di transizione ecologica in corso».