Tutto il settore dell’informatica diretta al consumer è in fibrillazione, e propone una serie di nuovi prodotti, in vista della campagna natalizia. Ma lo scontro più succoso sul piano delle cifre e delle nuove proposte resta sempre quello tra Apple e Microsoft.

La casa di Redmond, che ha appena chiuso la trimestrale luglio-settembre 2012 non è certo in ottime acque, per via del calo della domanda di personal computer, decisamente battuti e superati dai prodotti mobile, come i tablet e gli smartphone.

Le entrate nette calano del 22%, ossia dai 5,74 miliardi di dollari di luglio-settembre 2011, ai 4,47 attuali, mentre il fatturato perde 8 punti e si attesta, sempre nel trimestre, a 16 miliardi di dollari.

Tiene meglio la divisione business, dove Office accusa una flessione contenuta al disotto dei 2,5 punti. Abbastanza bene anche per Xbox che, montando da due anni il sistema Kinect, un sensore di movimento che permette di rilevare il corpo umano e dunque di trasformare in una “periferica” il giocatore stesso, ha guadagnato parecchi punti di quota nel mondo delle console. Alla notorietà del marchio Xbox, Microsoft ha agganciato servizi on line come Xbox music, che vanno davvero forte.

Se la creatura di Bill Gates deve sopportare un andamento con molte ombre, il discorso Apple è tutto diverso. Il quarter evidenzia cifre iperboliche su tutti i prodotti: 26,9 milioni di iPhone, 14 milioni di iPad distribuiti, 4,9 milioni di Mac, specie nelle versioni book, 1,3 milioni di Apple Tv. Sui soli tablet la casa della mela ha realizzato vendite per 7,5 miliardi (6,9 nel corrispondente trimestre del 2011). Apple store vende ormai 700.000 apps e Itunes determina incassi pari a 6,5 miliardi, mentre i negozi fisici totalizzano 4,2 miliardi di dollari.

IPhone 5, dal momento del lancio, ha registrato un aumento del 58%, rapportando il dato alla campagna per versione 4S. A questo fatto, già sconvolgente, si aggiungono quelli dei giorni scorsi, legati all’ingresso sul mercato di iPad mini e di iPad 4 che, sommati, hanno realizzato nel primo week end 3 milioni di esemplari consegnati nelle mani dei consumatori di tutto il mondo (34 Paesi).

Microsoft ha risposto per le rime. Il 26 ottobre è stato rilasciato Windows 8, con una campagna di supersconti. La versione pro si può scaricare – sono un paio di giga e dunque con la banda larga basta un’ora - per appena 29,99 euro, mentre chi vuole il dvd deve sborsarne 59,99. Ma il dvd è un gadget, visto che il software allo stato liquido permette di creare, volendo, un dvd prima dell’installazione. Il prezzo insomma quasi allineato, almeno per i primi mesi, a quello dell’ultimo sistema operativo OsX, ossia Mountain Lion, che, in forma di upgrade, viaggia sui 20 euro.

In contemporanea gli uomini di Steve Ballmer hanno sfoderato il nouvo Os per tablet e telefoni e, vera chicca, proposto il primo tablet targato Microsoft, ossia Surface. E insieme, ovviamente, sono arrivate le app. Il Microsoft Store ne offre già 120.000. Per Windows 8 si prevedono, per i vari dispositivi 400 milioni di installazioni entro luglio.
Concludendo: se Tim Cook ha vinto ultimamente parecchi round, Steve Ballmer non è certo un pugile suonato, ma un combattente sempre molto solido, con una base installata che, per quanto riguarda il mondo dei sistemi operativi per pc, ha più del 90% di quota.